Fumetti
Dylan Dog, un incubo che dura da 35 anni
La popolarità del celebre indagatore non conosce sosta
Pubblicato il 13.10.2021 11:32
di Angelo Lungo
Londra, una strada. Non è Baker Street, quella del più celebre investigatore al mondo. Intelligentissimo, colto, misogino, appassionato di violino, si affida alla deduzione. Il metodo che parte dall'osservazione, deduce e arriva alla conclusione. Elimina l'impossibile e quello che resta per quanto improbabile è la verità. È Sherlock Holmes che con il suo fido Watson risolve con acume casi su casi.
La via è Craven Road. Una casa anonima come tante altre. Quando si suona il campanello si sente un trillo che fa sobbalzare. La porta la apre Groucho. Calvizie incipiente, occhiali, baffi e immancabile sigaro tra le dita. E via battute, freddure, aforismi, un diluvio, senza soste. L'ironia che va nella direzione posta da Neil Simon, Woody Allen, Billy Wilder. Un personaggio geniale, serve per stemperare la tensione, aggirare l'angoscia, schivare il tetro. È il surreale che deve svelare la realtà, la deve inchiodare nonostante le sue insondabili sfaccettature. Occhi che davanti a una bella donna la scrutano, ma con una voluttà che diventa gentilezza e ammirazione.
Si arriva al salotto. Seduto su una poltrona. Eccolo, indossa: giacca nera; camicia rossa; jeans blu; Clarcks chiare. Suona il clarinetto. Sta costruendo da anni un galeone. È l'indagatore dell'incubo Dylan Dog. Coraggioso, non teme il pericolo, sempre pronto a difendere i più deboli. Eppure è inquieto. Tormentato, incline al dubbio ma anela certezze. L'aria misteriosa lo rende affascinante, si innamora facilmente, lui ci crede intensamente, ma le sue storie non durano. Indaga quando i sogni diventano incubi; quando la realtà non appare più razionale; quando i meandri dell'interiore esplodono fragorosamente. “L'io” si sgretola sotto i colpi “del se”. Combatte la paura, l'attraversa e se ne libera. La catarsi che rende leggeri. Spuntano zombie, aleggiano fantasmi, si aggirano spettri. Dylan non teme lo strano, ci si immerge dentro. È un horror solo apparente, si tratta in fondo della vita quotidiana che manifesta la sua insensatezza e i suoi paradossi. È un romantico, un idealista che spera. Indaga l'incubo che vorrebbe si trasformasse in sogno: quello che un mondo migliore è possibile.