La perla del Cris
Ambrì, da te non me l'aspettavo...
La curva non canta, la squadra non gioca: battuti anche dal Langnau
Pubblicato il 08.12.2021 09:52
di Cristiano Perli
Eh no, questa non dovevate farmela. Questa proprio non ci voleva.
Non so se questa sarà la nostra Waterloo, ma l’impressione è che sia qualcosa di simile.
Non me l’aspettavo di perdere contro il modesto Langnau: per di più in questo modo.
C’è da mangiarsi le dita, anzi, ci sarebbe da spaccare qualche bastone contro la porta.
Arrivano i confronti diretti, quelli che ci potrebbero sollevare e ridare fiato e noi cosa facciamo? Boom! Sprofondiamo. Ci sciogliamo come neve (tema di attualità) al sole.
Era già successo contro il Ginevra, dove abbiamo regalato un’altra partita che appariva nettamente alla nostra portata.
L’impressione è che gli avversari non siano superiori. No, le partite le buttiamo via noi. Letteralmente.
In vantaggio di due a zero, vicino al terzo gol, sprofondiamo nel secondo tempo. Mi dicono che in quei venti minuti, statistiche alla mano, prendiamo sempre troppi gol.
Non me ne intendo troppo di numeri, ma quello che è successo ieri è semplice inaccettabile.
Cinque gol in venti minuti contro il Langnau.
Si è spenta la luce. Non ci sono altre spiegazioni. Grave, gravissimo direi.
Difficile anche fare un’analisi lucida e oggettiva. Avete visto cos’è successo nel terzo tempo? Quasi la pareggiamo ancora! Una cosa folle, al di là di ogni immaginazione.
Capaci del meglio come del peggio: come contro lo Zugo. Clamorosa sconfitta in casa (vincevamo 4 a 0) e poi riscatto in trasferta. Si può essere più pazzi di così? Non credo.
Ora arriva il derby, mannaggia. Non so se sia un bene o un male.
Da questa squadra non sai mai cosa aspettarti.
L’unica cosa positiva è che non sarà uno scontro diretto. No, loro veleggiano ormai verso altri lidi e sembrano aver ingranato la marcia giusta.
Noi siamo qui, immersi nei punti interrogativi di metà stagione.
Con la classifica che inizia a mettersi male. Malissimo.
Sono onesto? Non me lo sarei aspettato.
(foto Zocchetti)