Zona Belli
Mister Sesa e la fiducia non sospesa
Nonostante la brutta sconfitta i tifosi stanno con il tecnico del Bellinzona
Pubblicato il 14.08.2022 10:29
di Alan Del Don
"Lui non si tocca, anche perché nei suoi panni finora era obiettivamente difficile fare meglio". Il popolo granata sta con David Sesa. Nonostante la seconda consecutiva scoppola casalinga con ancora quattro reti sul groppone, i tifosi dell'ACB presenti venerdì sera al Comunale si sono schierati a fianco del mister. E della squadra, applaudita dalla curva e dalla tribuna. Giusto così, perché questo Bellinzona è ancora un cantiere aperto e, inoltre, il cammino sin qui non è poi malaccio considerando oltretutto gli infortuni di due pedine imprescindibili quali capitan Sergio Cortelezzi e Gaetano Berardi, quest'ultimo in crescita dopo una partenza sottotono. 
A preoccupare è semmai il rendimento incostante, caratterizzato da prestazioni convincenti (contro Losanna, Thun e Vaduz, soprattutto) e da altre imbarazzanti (Stade Losanna ed Aarau). Finora il campo ha detto che i granata si sentono più a loro agio in trasferta. Si sono dimostrati maggiormente spavaldi, più "liberi". Non si possono trarre conclusioni affrettate, ora come ora, ma occorre invertire al più presto la tendenza. Fra le mura amiche bisogna ritrovare quella fiducia fondamentale per disputare un campionato all'altezza delle aspettative della dirigenza, che sta costantemente tenendo d'occhio il mercato alla ricerca dei tasselli giusti per completare il mosaico dell'ACB. 
Sbrigate le pratiche burocratiche, prestissimo potranno calcare il rettangolo verde il robusto difensore (che può giocare anche a centrocampo) Romero ed il fantasista Chacón (un interessante prospetto che già fa sognare la capitale: il 22.enne, li festeggerà mercoledì, è sgusciante e dotato di un buon dribbling, ma denota lacune in fase difensiva). Manna dal cielo per fare rifiatare chi finora ha dato tutto per la causa granata nonostante condizioni fisiche non sempre eccellenti, come è apparso evidente l'altra sera (Padula su tutti). La Challenge è un campionato duro e logorante dove, spesso, muscoli, corsa e tackle (quanto manca un mediano alla Drissa Diarra...) sono più utili di estro e tecnica. Bando alle ciance: servono sostituti all'altezza. Sesa ad inizio stagione si è trovato fra le mani una rosa incompleta, seppur la sua filosofia è da sempre quella di adattarsi al contingente a disposizione. Ciò non deve costituire un alibi. Con gli ultimi innesti, il rientro degli acciaccati e la personalità di uomini d'esperienza come Tosetti in grado di farsi sentire nello spogliatoio, non ci saranno più scuse.  
Il mister deve diventare un acquafortista e mettere in rilievo il potenziale umano che è chiamato a gestire. Come in un romanzo picaresco l'iniziale sfortuna deve tramutarsi nella premessa di un percorso di felicità perché Wil a parte (ma reggerà?) dopo cinque turni vige un grandissimo equilibrio. Non c'è ancora un vero leader. Anche se Losanna ed Aarau sembrano una spanna sopra le altre. L'ACB deve rimanere lì, attaccata al treno delle prime, con la ghiotta occasione - dopo l'impegno di Coppa Svizzera: imperativo vincere contro il modesto Widnau - di mandare in crisi definitivamente lo Xamax (zero punti, 3 gol fatti e 10 incassati) che affronterà il 27 agosto al Comunale. Siamo appena all'inizio ma la stagione dei granata è già di fronte ad una svolta. Due vittorie garantirebbero serenità all'ambiente alla vigilia di un trittico "infernale" (Yverdon-Wil-Sciaffusa). Si riparta insomma dal 92. minuto di venerdì sera. Con Souza a rincorrere un pallone a partita oramai chiusa. Encomiabile.