Libri e musica
Il "maiale" di Orwell e quello dei Pink Floyd
Il 17 agosto del 1945 George Orwell pubblica "La fattoria degli animali"
Pubblicato il 17.08.2022 06:00
di Angelo Lungo
Il Novecento secondo lo storico Eric Hobsbawn è un secolo breve, connotato: da due guerre mondiali; dalla guerra fredda; dai regimi totalitari.
La politologa Hannah Arendt spiega: “Il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto oppure il comunista convinto, ma le persone per le quali non c'è più differenza tra realtà e finzione, tra il vero e il falso”.
Il 17 agosto del 1945 George Orwell dà alle stampe il libro “La fattoria degli animali”. Si tratta di un racconto. La storia è ambientata in una fattoria dove all'improvviso gli animali si ribellano. Sovvertono l'ordine. Attaccano il potere del proprietario e lo cacciano. La rivoluzione è compiuta in nome dell'uguaglianza. L'idea di realizzare ciò che viene considerata un'utopia. I maiali, considerati più intelligenti, sono incaricati dell'amministrazione. Si impossessano di un'arma letale e pervasiva: la burocrazia. Emergono Napoleone e Palla di Neve. L'idiosincrasia tra i due è palese. Palla di Neve è incline alla democrazia. Napoleone si fa ammaliare dal potere, Yoda parlerebbe del lato oscuro della forza. Quello che irretisce e concupisce. Quello che vessa il simile e lo considera inferiore. Quello che regola i rapporti umani in guisa iniqua. Usando la potente e perfida arte della persuasione, plagia i cani e instaura il suo “governo”. Il rivoluzionario, diventa prima restauratore e poi conservatore. La frase icastica che imprime è: “Tutti gli animali sono uguali ma alcuni animali sono più uguali degli altri”.
Il 23 gennaio 1977 i Pink Floyd pubblicano Animals, è un album sottovalutato, probabilmente, perché si trova fra Wish You Were Here e The Wall. L’album prende ispirazione dal libro. L’atmosfera è cupa, inquieta e pessimista. Si tratta di una critica feroce e sardonica del sistema politico ed economico, caratterizzato da un degrado sanitario, ambientale e pure linguistico. L’umanità è divisa in tre specie di “animali”: “Dogs”, i rampanti, gli aggressivi, gli avidi, quelli che vogliono svettare e vincere; i “Pigs”, i benpensanti, i finti progressisti, i finti laici, gli ipocriti preoccupati solo della propria immagine; le pecore “Sheep”, sono tutti gli altri, gli ignavi, i sottomessi, i remissivi, attenti a subire il meno possibile, ogni tanto tentano velleitariamente di ribellarsi.
Il libro è un capolavoro, il disco è un capolavoro. Quando i tempi sono strani e vanno veloci i classici sollevano, seppure momentaneamente, lo spirito. E forniscono un barlume di verità.