OFFSIDE
Sesa, Bentancur, Rapperswil e il nuovo identikit
È stata una settimana complicata a Bellinzona: oggi si riparte con la Coppa a Widnau
Pubblicato il 21.08.2022 06:23
di L.S.
È stata una settimana complicata a Bellinzona. Dopo l’amichevole di mercoledì sera contro l’Under 21 del FC Lugano, David Sesa ha rassegnato le dimissioni.
Troppe, a suo dire, le ingerenze di patron Pablo Bentancur.
I due, che avevano già avuto una discussione animata dopo la netta sconfitta interna contro l’Aarau in campionato, non si sono mai veramente capiti.
Non è la prima volta che succede a Bellinzona, dirà qualcuno. In effetti è così. Essere allenatore nella capitale non è facile. I tre allenatori dello scorso anno sono lì a testimoniarlo.
Nonostante questa “girandola” di tecnici, i granata avevano comunque ottenuto la promozione: non proprio un traguardo scontato. Anzi.
Quest’anno Sesa ha dovuto guidare una squadra neopromossa non ancora al completo e con i sette punti ottenuti in cinque partite, era decisamente in media con le aspettative di inizio stagione. Giusto dire anche questo.
E allora quali sono i motivi che hanno portato alla rottura?
Per cominciare le divergenze su alcuni giocatori: Samba e Ribeiro su tutti. Bentancur è convinto che Samba, giocatore su cui punta molto, meriti più spazio. Sesa invece puntava su Ribeiro, elemento che lui stesso aveva fortemente voluto a Bellinzona.
Ovviamente non è tutto.
Le due nette sconfitte interne contro Stade Losanna e Aarau (otto gol subiti!) hanno suscitato la reazione di Bentancur, che reduce da un lungo viaggio di affari (i suoi di procuratore di alto livello, prima in Sudamerica poi in Turchia) ha voluto prendere in mano la situazione in prima persona.
Il patron si è subito reso conto che all’interno dello staff tecnico vi era una netta spaccatura, senza parlare del gioco che lui vorrebbe vedere (difesa alta e pressing) e che la squadra finora non è riuscita a mostrare. Colpa di Sesa? Il tempo lo dirà.
In queste ore la situazione tra i due personaggi è piuttosto tesa: Bentancur è convinto che Sesa avesse già un accordo con il Rapperswil e sembra deciso a rendergli la vita dura. Anche perché è stato il tecnico a dare le dimissioni. Sesa, dal canto suo, punta a rompere il contratto per “causa grave”, ossia l’impossibilità di svolgere autonomamente l’incarico per cui era stato assunto.
Possibile che la situazione si risolva comunque la prossima settimana e che Sesa alla fine possa sedere sulla nuova panchina. Con pace di tutti.
E a Bellinzona chi arriverà?
Come sempre in questi casi c’è stata una girandola di nomi, spesso senza nessun fondamento.
Bentancur si sta prendendo il tempo necessario e per almeno tre settimane sarà “coperto” dal vice di Sesa, quel Cocimano che lo scorso anno aveva fatto bene a Paradiso ma che non ha il patentino per allenare in Swiss Football League.
Bentancur si rende conto che non può cambiare allenatore ogni cinque partite e sa che il prossimo allenatore dovrà essere quello “giusto”.
L’identikit? Di forte personalità, un po’ aziendalista e che sappia integrarsi in un nuovo staff che sta lavorando con uno spogliatoio abitato da otto sudamericani. Trovarlo non sarà una passeggiata.
Intanto oggi il Bellinzona torna in campo a Widnau, per la sfida di Coppa, con Cocimano in panchina. Il dopo Sesa è già iniziato.