LA PERLA DEL CRIS
Dopo l'Orso, lo Stambecco: è caccia grossa ad Ambrì
Non segnano gli stranieri, ma in porta a fare la differenza è Juvonen
Pubblicato il 21.09.2022 08:32
di Cristiano Perli
Per capire quanto sarà tirato questo campionato sono bastati tre turni. Tre partite, tre vittorie e sette punti. A parte la vittoria contro l’Orsachiotto incerottato bernese, con il Friburgo e ieri contro uno stambecco davosiano che a un certo punto sembrava tramortito e invece si è imbizzarrito iniziando a scalciare e tirar cornate, sono state partite molto equilibrate. Come presumo lo sarà tutto il campionato.
Si poteva chiudere prima la partita di ieri sera? Forse sì. Ci è mancato il colpo del kappaò. Poi abbiamo regalato ai nostri avversari due reti, figlie di errori di piazzamento. Cose che nel corso della stagione si dovranno assolutamente mettere a posto. Insomma, per lo staff tecnico, com’è normale che sia, c’è ancora tanto lavoro da fare.
Detto questo, l’Ambrì non è crollato. Rimontato di due reti, si poteva temere il peggio. E invece i ragazzi, che ieri indossavano una maglia commemorativa da urlo, sono tornati alla carica. Spinti anche dal pubblico, sempre formidabile.
Dopo Kostner e Fohrler, anche il gol di Zaccheo Dotti. Saranno pure sei gli stranieri in pista, ma ieri sono stati i “nostrani” a decidere la partita. Senza dimenticare il rigore decisivo di Bürgler.
Certo, tutti discorsi, quelli relativi ai marcatori di serata, inutili se non ci fosse stato in porta un certo Juvonen (nella foto) acchiappatutto. Ci ha trascinato ai rigori, fino all’apoteosi finale.
L’immancabile Montanara è servita questa volta per augurare buon compleanno al nostro Ambrì Piotta, che nonostante gli 85 anni, sembra più in forma che mai.
Restiamo con i piedi per terra, lo so, ma intanto godiamoci questa partenza. Che non era poi così scontata.