HOCKEY
Aria pesante a Lugano, Ambrì paura per Heed
I bianconeri si giocano tanto nel derby, i biancoblù aspettano notizie dal loro difensore
Pubblicato il 25.09.2022 10:41
di Marco Maffioletti
Doveva essere il weekend del riscatto per il Lugano, purtroppo invece la trasferta di Ginevra e l'impegno casalingo contro il Losanna hanno fatto sprofondare i sottocenerini al dodicesimo posto. Zero i punti conquistati, si resta dunque a un misero bottino di 3 punti in 4 partite, quelli totalizzati all'esordio contro l'Ajoie. Più delle sconfitte preoccupano i contenuti. Il Lugano dimostra di avere poche idee, è spesso arrufone e a volte poco concentrato. La fotografia delle difficoltà di Fazzini e compagni è il powerplay. Non solo stentano ad arrivare le reti, spesso i ticinesi non riescono nemmeno a installarsi a dovere nella zona avversaria. L'unico gol in superiorità numerica, è nato da una azione non tipica di questa situazione speciale e oltretutto è stata preceduta da un gol incassato. Pure i singoli stentano a ingranare. Granlund è ancora luci e ombre, Kaski, uscito infortunato nella sfida contro il Losanna, è ben lontano dalle prestazioni attese. Connolly nel suo primo weekend non ha entusiasmato, ma ha ovviamente delle scusanti dalla sua. L'unico dei nuovi arrivati che sinora sta confermando il suo valore è Marco Müller. Il Lugano voleva partire bene, a differenza della scorsa stagione, la realtà è però che si ritrova nuovamente invischiato nelle parti basse della classifica. Il tempo per risalire la china abbonda, ma urge una rapida sterzata. Chris McSorley (nella foto Zocchetti) deve immediatamente trovare le contromisure e dare schemi e viso a questo gruppo infarcito di talento. Il malumore nell'ambiente bianconero sta comprensibilmente aumentando. Se non dovesse esserci un cambiamento repentino di rotta, la sua posizione diventerebbe ancora più indifendibile. Ammettere di aver sbagliato nel scegliere il coach canadese sarebbe uno smacco per i dirigenti bianconeri, perseverare nel voler nascondere l'evidenza, sarebbe però ancora peggio e diminuirebbe la loro credibilità.  
Ad Ambri, dopo una rocambolesca vittoria a Porrentruy, è arrivata la prima sconfitta stagionale contro il Ginevrra. Orfani di Heed, con la speranza che il suo problema fisico alla parte alta del corpo non sia di entità grave, i biancoblù hanno fornito una buona prestazione. Gli uomini di Cereda hanno pagato dazio in seguito a qualche piccola distrazione. Insomma, perdere il focus per un attimo contro fuoriclasse del calibro di Omark, Filppula e Tömmernes lo si paga cash. Quest'ultimo im particolare ha una volta in più dimostrato di essere attualmente il miglior difensore del campionato elvetico. Nei leventinesi sempre ottimo l‘apporto di Spacek e Virtanen. Chlapik si sta dimostrando un cecchino con il fiuto del gol, ma il suo raggio di azione può sicuramente progredire. Apparso invece in difficoltà Shore, il centro dopo l‘infortunio sta cercando di ritrovare le migliori sensazioni. Dietro, sarà importante ritrovare il miglior Isacco Dotti, il numero 7 sta conoscendo un avvio di stagione complicato.  
Martedi ci sarà il primo derby ad Ambrì: da una parte i padroni di casa, una squadra in salute e ben oliata, dall‘altra un complesso in difficoltà e alla ricerca di un'identità. Spesso nelle ultime stagioni, proprio nei momenti peggiori, la sfida cadeva a fagiolo per il Lugano, capace di rinvigorirsi e trionfare. Sarà di nuovo così? Per l‘Ambrì sarà importante non sentire troppo il peso della stracantonale, a volte le troppe emozioni in Leventina si rivelano essere un boomerang.