Qatar 2022
Walid Regragui, tra Simeone e Rocky
Alla scoperta della tattica dell'allenatore del Marocco
Pubblicato il 11.12.2022 07:38
di Red.
Walid Regragui ha 47 anni e ha un sogno nel cuore: vincere il Mondiale. L'allenatore del Marocco è il protagonista inatteso, rappresenta quelle giravolte della vita capace di proiettare dallo zero all'infinito. È la potenza del calcio: all'improvviso il palcoscenico non è più quello della periferia ma quello del mondo intero. La chiamata della sua Nazionale è arrivata solo nell'agosto del 2022. I suoi principi tattici sono chiari: strategia e pragmatismo. Adattamento alla caratteristica dei suoi giocatori questa è la parola perno della sua filosofia. È tra i tecnici meno pagati, percepisce 720mila euro netti. Ma ancora per poco.
E ora tutti lo ascoltano, specie dopo la grande impresa compiuta contro il Portogallo.
Valore del successo: “Ho detto alla squadra che dovevamo scrivere la storia e ce l'abbiamo fatta. Questa semifinale raggiunta è importante per le generazioni future. Abbiamo giocato con il cuore, sotto questo aspetto credo che siamo tra i migliori al mondo. Gli africani e il mondo arabo ci hanno trasmesso grande energia, siamo nella storia”.
Una vittoria per l'Africa: “Abbiamo battuto un'altra grande squadra. Prima della partita, ai miei giocatori avevo detto che dovevamo scrivere la storia per l'Africa. E ora sono molto felice. L'Africa è al centro del mondo. Non è finita qui, continueremo a rendere felici le persone”.
Dopo la partita contro la Spagna: “Sono contento anche per gli spagnoli, dopo che li abbiamo eliminati ho sentito dire che era stata un'umiliazione perdere contro di noi, ora hanno visto di che pasta siamo fatti".
Stile di gioco: “Il nostro gioco è simile a quello che fa Simeone. Se abbiamo spazi proviamo a prenderceli, corriamo e sappiamo che abbiamo giocatori tecnici che possono fare la differenza. Lavoriamo duramente, zero gol incassati da Belgio, Croazia, Spagna e Portogallo. Ma il messaggio è chiaro: se credi davvero in un obiettivo, lo puoi ottenere".
L'obiettivo: “Adesso dobbiamo continuare a sognare. Sognare di vincere il Mondiale. I sogni sono gratis, non costano nulla, perché non dovremmo. La Francia la amo, è la mia seconda nazione. Noi siamo il Rocky Balboa di questa Coppa del Mondo”.