ll mondo del calcio e del giornalismo sportivo sono in lutto. Negli ultimi tre giorni ai Mondiali in Qatar sono morti un giornalista e un fotografo.
Venerdì 9 dicembre US Soccer ha reso noto che il giornalista americano Grant Wahl (nella foto), 48 anni, è morto mentre stava seguendo la partita dell'Argentina contro i Paesi Bassi al Lusail Stadium. Si è accasciato nell'area stampa.
Grant è stato uno dei più importanti giornalisti sportivi degli Stati Uniti, con ben otto Coppe del Mondo all'attivo, oltre a essere uno degli 82 reporter riconosciuti dalla FIFA e dall'Associazione Internazionale della Stampa Sportiva AIPS.
Il famoso giornalista era noto anche per il suo impatto sulla crescita di questo sport negli Stati Uniti. Entrato in SI nel novembre 1996, ha trascorso 24 anni in azienda. Ha lavorato anche per Fox Sports e ha scritto tre libri: The Beckham Experiment, Masters of Modern Soccer e Football 2.0.
Wahl aveva già avuto problemi durante questa Coppa del Mondo, poiché prima della partita degli Stati Uniti contro il Galles aveva cercato di entrare nello stadio indossando una maglietta arcobaleno, cosa che lo aveva fatto fermare all'ingresso. Inoltre, ha raccontato che una guardia gli ha strappato il cellulare e gli ha impedito di registrare.
"Una guardia di sicurezza mi ha detto che la mia maglietta era 'politica' e non era consentita. Un altro si è ripetutamente rifiutato di restituirmi il telefono. Un'altra guardia mi ha gridato mentre era sopra di me, già seduto su una sedia, che dovevo togliermi la maglietta".
È stato rilasciato dopo 25 minuti di detenzione e ha ricevuto le scuse di un rappresentante della FIFA.
Secondo il suo agente, il giornalista ha accusato un forte dolore al petto durante la partita tra Olanda e Argentina, prima di accasciarsi a terra nell'area stampa. Lo stesso Wahl qualche giorno prima aveva indicato che il suo corpo aveva già sofferto per il sovraccarico di lavoro e che soffriva di bronchite e aveva assunto farmaci dal servizio medico del Qatar.
La sua morte ha suscitato grande commozione e anche il fratello Eric ne ha parlato. In un video, ha ricordato cosa è successo a Wahl quando è stato arrestato perché indossava una maglietta arcobaleno: "L'ha indossata per me, che sono gay. Era un uomo sano. Credo che sia stato assassinato. Non posso credere che sia appena morto".
Ieri invece è giunta la notizia della morte di un altro giornalista, il fotoreporter Al Misslam. Il suo decesso è stato annunciato su Twitter dal canale televisivo qatariota “Al Kass” e ripreso anche dal Gulf Times, dove si legge che Khalid “è morto mentre copriva i Mondiali”, anche se le ragioni della morte sono ancora sconosciute.
La stazione televisiva Al Kass ha salutato così il suo dipendente: “I canali Al Kass piangono la morte di Khiled al-Misslam, un fotografo del dipartimento creativo”, si legge sui social. La notizia della morte di Al-Misslam è stata diffusa dall’emittente per cui lavorava sabato 10 dicembre.
Due giornalisti morti durante i Mondiali: finora non era mai successo.
Venerdì 9 dicembre US Soccer ha reso noto che il giornalista americano Grant Wahl (nella foto), 48 anni, è morto mentre stava seguendo la partita dell'Argentina contro i Paesi Bassi al Lusail Stadium. Si è accasciato nell'area stampa.
Grant è stato uno dei più importanti giornalisti sportivi degli Stati Uniti, con ben otto Coppe del Mondo all'attivo, oltre a essere uno degli 82 reporter riconosciuti dalla FIFA e dall'Associazione Internazionale della Stampa Sportiva AIPS.
Il famoso giornalista era noto anche per il suo impatto sulla crescita di questo sport negli Stati Uniti. Entrato in SI nel novembre 1996, ha trascorso 24 anni in azienda. Ha lavorato anche per Fox Sports e ha scritto tre libri: The Beckham Experiment, Masters of Modern Soccer e Football 2.0.
Wahl aveva già avuto problemi durante questa Coppa del Mondo, poiché prima della partita degli Stati Uniti contro il Galles aveva cercato di entrare nello stadio indossando una maglietta arcobaleno, cosa che lo aveva fatto fermare all'ingresso. Inoltre, ha raccontato che una guardia gli ha strappato il cellulare e gli ha impedito di registrare.
"Una guardia di sicurezza mi ha detto che la mia maglietta era 'politica' e non era consentita. Un altro si è ripetutamente rifiutato di restituirmi il telefono. Un'altra guardia mi ha gridato mentre era sopra di me, già seduto su una sedia, che dovevo togliermi la maglietta".
È stato rilasciato dopo 25 minuti di detenzione e ha ricevuto le scuse di un rappresentante della FIFA.
Secondo il suo agente, il giornalista ha accusato un forte dolore al petto durante la partita tra Olanda e Argentina, prima di accasciarsi a terra nell'area stampa. Lo stesso Wahl qualche giorno prima aveva indicato che il suo corpo aveva già sofferto per il sovraccarico di lavoro e che soffriva di bronchite e aveva assunto farmaci dal servizio medico del Qatar.
La sua morte ha suscitato grande commozione e anche il fratello Eric ne ha parlato. In un video, ha ricordato cosa è successo a Wahl quando è stato arrestato perché indossava una maglietta arcobaleno: "L'ha indossata per me, che sono gay. Era un uomo sano. Credo che sia stato assassinato. Non posso credere che sia appena morto".
Ieri invece è giunta la notizia della morte di un altro giornalista, il fotoreporter Al Misslam. Il suo decesso è stato annunciato su Twitter dal canale televisivo qatariota “Al Kass” e ripreso anche dal Gulf Times, dove si legge che Khalid “è morto mentre copriva i Mondiali”, anche se le ragioni della morte sono ancora sconosciute.
La stazione televisiva Al Kass ha salutato così il suo dipendente: “I canali Al Kass piangono la morte di Khiled al-Misslam, un fotografo del dipartimento creativo”, si legge sui social. La notizia della morte di Al-Misslam è stata diffusa dall’emittente per cui lavorava sabato 10 dicembre.
Due giornalisti morti durante i Mondiali: finora non era mai successo.