QATAR 2022
"Richiamate Petkovic"
Christian Constantin ne ha per tutti: Yakin, Tami e lo staff medico
Pubblicato il 13.12.2022 11:07
di Red.
Christian Constantin non le manda a dire nemmeno questa volta.
Nella sua rubrica su Le Matin Dimanche, il presidente del Sion parla della nostra nazionale, uscita ai Mondiali dopo un clamoroso 6 a 1 contro il Portogallo.
Constantin, il cui titolo dice già tutto (“Rappelez Petkovic”), ne ha un po’ per tutti.
Parte con un attacco alla Federazione (ASF) che avrebbe convocato una conferenza stampa solo 24 ore dopo una simile disfatta per dire che tutto va bene. Si sarebbero dovuti invece prendere alcuni giorni per riflettere e capire il perché di questa débâcle.
E poi passa alle scelte di Yakin, reo di non aver convocato dei sostituti per i terzini. Siamo, a suo avviso, l’unica nazionale a cui è capitata una cosa del genere.
La colpa? Del coach ma anche della Federazione, nella persona di Tami, che ha lasciato partire Yakin con una selezione inadatta.
E poi anche lo staff medico avrebbe le sue colpe: la caviglia di Sommer non era a posto e il virus che è circolato in squadra non è stato tenuto sotto controllo.
Insomma, tanti errori che messi assieme avrebbero contribuito a questa mezza disfatta.
E il futuro? Constantin si interroga. Yakin dice di aver fatto tutto giusto ma i giocatori hanno fatto capire di non aver aderito al suo progetto. Già, un bel problema.
Il presidente del Sion si dice sicuro che tra l’allenatore e diversi giocatori il feeling ormai si sarebbe incrinato e il fatto di essersi gettati la croce addosso uno con l’altro a fine partita fa temere per il futuro di questa Nazionale.
Proprio tra Xhaka e Yakin ci sarebbero grossi problemi di relazione. A questo punto la domanda è questa: abbiamo un altro giocatore come Xhaka? La risposta è no. Possiamo trovare un altro allenatore: la risposta è sì.
Ecco, Constantin scarica Yakin e poi dà un consiglio che sembra più una provocazione: richiamare al più presto Vladimir Petkovic. Con lui questa Nazionale sapeva dove andare. Adesso invece…