I
sogni possono svanire all'improvviso come sono venuti. Al minuto 80
della partita Luka Modric è stato sostituito. La sua Croazia stava
cedendo sotto i colpi di un'Argentina capitanata da un Messi
stellare. Testa bassa e viso, probabilmente, rigato da una pudica
lacrime. Zlatko Dalic ha deciso di operare il cambio. E lo stadio ha
tributato il giusto omaggio a una leggenda. Il suo Mondiale è stato
memorabile, a 37 anni compiuti è riuscito a portare la sua Nazionale
verso la seconda semifinale consecutiva. Un centrocampista geniale,
versatile, tattico, duttile. Un'intelligenza sopraffina messa al
servizio della praticità.
Al
termine della gara ha deciso di parlare.
Su
Messi: “È il migliore della storia, merita di vincere il
Mondiale. Sta facendo un Mondiale incredibile e sta dimostrando tutta
la sua grandezza”.
Accuse
pesanti le ha invece rivolte all'arbitro: “Siamo stati bene
fino al rigore, che per me non c'era. Non posso credere come abbia
potuto fischiare un simile fallo. È Alvarez che ha colpito il nostro
portiere. Di solito non parlo di arbitri, ma oggi è impossibile non
farlo. Orsato è uno dei peggiori che conosco e non parlo solo per
oggi perché ha arbitrato molte volte le mie partite e non ho mai un
buon ricordo di lui. È un disastro.”.
Sul
saluto del pubblico: “All'uscita ero molto deluso e triste, ma
se i tifosi dell'Argentina mi hanno applaudito posso solo
ringraziarli perché hanno creato un'atmosfera incredibile”.
Sulla
Croazia: “Non è andata bene. Ora dobbiamo recuperare e provare
a vincere la finale per il terzo posto. Purtroppo non siamo riusciti
ad arrivare in fondo. Siamo tristi, speravamo di giocare un'altra
finale. È andata così, non possiamo cambiare nulla. Abbiamo fatto
un ottimo Mondiale”.