QATAR 2022
"Yakin avrebbe bisogno di un... Manicone"
Régis Rothenühler torna sul Mondiale della nostra Nazionale
Pubblicato il 15.12.2022 09:45
di L.S.
Le dice senza usare il “politichese”, in modo chiaro e comprensibile.
Che possa piacere o no, Régis Rothenbühler è sempre stato così.
Anche da giocatore era uno che non le mandava a dire: dentro e fuori dal campo.
Intervenuto ieri sera nella chiacchierata mondiale dei “soliti noti”, sulla pagina facebook di ecodellosport, l’ex nazionale ha parlato ovviamente del Mondiale, di Yakin, delle critiche di Constantin e ha dato un “consiglio” al tecnico della nazionale.
Régis, come giudichi il Mondiale della Svizzera?
“Direi che tutto sommato è stato un buon Mondiale: soprattutto il girone è stato positivo. Peccato che poi la sconfitta con il Portogallo ha cancellato tutto agli occhi della gente. Quel 6 a 1 dà un’immagine sbagliata del valore di questa squadra”.
Si poteva fare di più?
“La speranza era quella di fare un percorso simile a quello di Croazia e Marocco: credo che la Svizzera non sia inferiore a queste squadre e che perciò si poteva veramente sognare in grande. Purtroppo ha completamente sbagliato partita contro il Portogallo. Bisogna anche dare merito ai portoghesi che hanno disputato una partita pressoché perfetta e sono stati bravi ad approfittare delle nostre incertezze”.
Di Yakin cosa pensi?
“Credo che sia giusto andare avanti con lui, è il futuro della nostra nazionale: è un tecnico che ha dimostrato coraggio e qualità e anche se forse non dispone ancora di grande esperienza a livello internazionale, ha ancora tutto il tempo per crescere. Ha commesso degli errori anche lui, credo sia evidente, ma chi lavora ogni tanto sbaglia, ma ripeto, giusto andare avanti con lui”.
Un consiglio?
“L’unica cosa che posso dire a Yakin è di migliorare ulteriormente il suo staff: credo che vada completato con la presenza di un vice-allenatore di esperienza, uno che possa dialogare al suo stesso livello. Cavin è un ottimo analista, sicuramente molto prezioso all’interno dello staff, però non lo considero un vero e proprio assistente, non ha mai allenato. La posizione del vice è molto importante e credo che a Yakin manchi un tipo alla Manicone (ex assistente di Petkovic, ndr)”.
A questo proposito, il presidente del Sion Constantin ha detto che bisognerebbe riprendere Petkovic:
“Rispetto le idee di Constantin ma prenderei con le pinze quanto dice: il suo “curriculum” in questo senso è abbastanza esplicito. È un personaggio che ama fare il personaggio anche quando dà delle opinioni. Petkovic lo conosco molto bene, mi ha allenato ai tempi dell’Agno ed è un ottimo allenatore, uno che sa quello che vuole. Ma come ho detto, adesso è il momento di Yakin, inutile guardare indietro”.