OFFSIDE
John, che ricordi!
Stasera l'ex tecnico del Lugano sarà premiato prima del derby: entrerà nella Hall of fame
Pubblicato il 01.12.2023 09:05
di L.S.
  

Dici John Slettvoll e torni indietro con la mente. Sì, eravamo tutto più giovani e spensierati e l’hockey lo vedevamo forse con altri occhi.
Era il Lugano del Geo l’innovatore, che faceva sognare con la sua grandezza e la sua visione. Che sembrava sterminata, impossibile da arginare.
Il Geo poteva tutto, e soprattutto con quella scelta ritenuta un azzardo assoluto, dimostrò di essere diverso da tutti gli altri. Indubbiamente più avanti.
Andò in Svezia a pescare un giovane allenatore, sconosciuto al grande pubblico e lo trasformò nel più vincente della storia.
John era piuttosto spigoloso, ti diceva in faccia la sua verità, spesso senza ammettere repliche. Sapeva di essere il più forte e il più vincente, e quell’aurea di dominatore che si portava appresso, a volte ti faceva sentire piccolo piccolo.
Era però anche di cuore e se si fidava di te, allora potevi stare tranquillo. Ti avrebbe portato su un palmo di mano.
Era qualcosa che anche i giocatori, che non sempre lo amavano per la sua durezza, alla fine avevano capito.
A Lugano è anche tornato, ma la magìa di quei primi anni non si è mai ripetuta.
La sua storia, è molto simile a quella di Arrigo Sacchi con il Milan. Scelto da Berlusconi, vinse tutto, fino a diventare un’icona del calcio moderno. Anche a lui, come a John, non riuscì il miracolo del ritorno. Perché forse, le cose più belle, sono uniche e irripetibili.
Resteranno delle icone, vincenti e indimenticabili.
E vedere questa sera John scendere su quel ghiaccio, entrare meritatamente nella Hall of fame e ricevere gli applausi dei suoi tifosi (qualcuno inevitabilmente non c’è più), ci regalerà sicuramente un misto di emozioni: la gioia per i bei ricordi e la tristezza per un passato che non tornerà più.