Era una partita che mi faceva tremendamente paura. Così, durante l'ennesimo aperitivo prenatalizio, avevo avvisato tutti: "Attenti, che questa non la vinciamo". Temevo l'effetto rilassamento dopo la battaglia con il Ginevra e il pensiero della Spengler che incombe. La sfida con il Langnau era conficcata lì in mezzo, come a volerci regalare una beffa di fine anno. Non sarebbe stata la prima in fondo.
E invece no. Mai stato più felice di sbagliarmi. I ragazzi sono scesi con il piglio giusto e in pieno stile Grinch e hanno rovinato il Natale a un Langnau che forse pensava di poter festeggiare a nostre spese.
Questo Ambrì però, forse è meglio stamparselo bene in testa, non è più quello degli anni passati. Siamo maturati, ci crediamo sempre e questa squadra ormai non può più essere una sorpresa. In questo campionato ci stiamo benissimo anche noi, nel comfort di una classifica che per il momento ci tranquillizza. 
Con quasi due terzi di campionato alle spalle e con la festa della Spengler davanti, si può stilare un primo bilancio: fin qui la stagione è stata praticamente perfetta. Difficile, onestamente, chiedere di più. 
La speranza è che il 2024 non spezzi questo nostro ruolino di marcia.
Adesso testa a Davos e al Natale: e godiamoci questi giorni, che per il nostro Ambrì, sono bellissimi.

(Foto Keystone/Golay)