Sabato mattina sfrecciavo verso nord sull’autostrada e all’altezza della Gottardo Arena mi sono accorto di un dettaglio: tutta la vallata era coperta da una mesta luce grigia, tranne la pista illuminata da una bella luce che squarciava il cielo plumbeo. In cuor mio lo sapevo: era il segno che avremmo interrotto il digiuno nel 2024. L’accostamento con i dipinti di Caravaggio è fin troppo facile.
Vincere contro il Kloten, che è sicuramente più in crisi dell'Ambrì, era doveroso per far muovere la classifica e per non affondare in ulteriori dubbi che avrebbero potuto trasformarsi in veri e propri incubi. La vittoria, meritata e salvifica, ci permette di affrontare il futuro con un po' meno di ansia.
Pur masticando amaro per la sconfitta in terra sangallese, forse unica vera nota negativa di questo inizio d'anno, dobbiamo riconoscere che le altre sconfitte ci potevano stare, considerando il calibro degli avversari affrontati. Insomma, niente peana per questa vittoria, così come nessun dramma per le precedenti sconfitte. L'Ambrì, finora, ha fatto ciò che doveva fare.
Teniamoci stretto Alex Formenton, che sembra stia ritrovando le sue migliori sensazioni, e salutiamo con un sospiro di sollievo la rete di Spacek, che ha interrotto un lunghissimo digiuno. La speranza è che il ceco possa tornare al più presto quel giocatore che ha deliziato la Gottardo Arena nell’avvio di campionato.
Incrociamo le dita che quella luce che ci ha illuminato sabato non si estingua, perche nel doppio confronto con il Bienne del prossimo weekend ne avremo tanto bisogno. L'obiettivo ora è dare continuità alla prima vittoria del nuovo anno.
(Foto Keystone/Golay)