LA PERLA DEL CRIS
Ambrì, Fischer e il Carnevale: chi sale sul carro?
Fischer perde ma rinnova fino al 2026, i biancoblù attesi dal momento clou della stagione
Pubblicato il 14.02.2024 08:34
di Cristiano Perli
Il carnevale, quello di Bellinzona, è finito. Siamo stanchi ma felici. 
Ho sperato per anni che a Carnevale l'hockey si fermasse: difficile fare bene entrambe le cose. Si sa, il Carnevale richiede energie. Un po' come qualificarsi per i play-in per il mio Ambrì. Energia e tanta passione.
Quest'anno, un po' a sorpresa, la Lega ha esaudito i miei desideri. Durante il Carnevale, l'hockey è andato in pausa. Niente campionato, messo in stand-by in attesa di vivere il momento decisivo della stagione. Insomma, grazie Lega!
Chi ha potuto, si è goduto, per modo di dire, le prestazioni della nostra nazionale. Le solite sconfitte, condite da prestazioni, mi dicono, non proprio esaltanti. Se non ho fatto male i calcoli, adesso sono undici di fila.
È vero, sono partite che, a conti fatti, non sono determinanti, ma è chiaro che perdere sempre non è un bel segnale.
Così come non è stato facile capire il segnale, appunto, dato dalla Federazione in queste ore, con il rinnovo di Fischer fino al 2026. Proprio nel momento meno vincente del suo mandato. Chissà che strategia ci sarà dietro...
Intanto, mentre mi godevo il corteo mascherato, volavo con la fantasia fino alla Gottardo Arena, rivedevo spezzoni delle partite del mio Ambrì e sognavo ad occhi aperti: chissà se anche per noi ci sarà un giorno un carro vincente su cui salire...
Il frastuono dei carri mi ha fatto tornare sulla terra di soprassalto e la mente è tornata all'attualità, alla nostra realtà.
Chiuso il Carnevale, si torna a pensare seriamente alla nostra stagione, che finora ci ha fatto divertire e amare ancora di più questa squadra.
Il traguardo è lì vicino, fallirlo sarebbe un delitto.
E poi chissà, che una volta lassù, tra le dieci elette, liberi da pesanti fardelli di aspettative, non si possa fare qualche "miracolo".
Sì, discorso che vale anche per la nazionale. Chissà che tra qualche mese questo pessimismo che aleggia non venga spazzato via da un grande Mondiale. In fondo basta poco. Basta crederci. L'Ambrì ne sa qualcosa...
(Foto Zocchetti)