LA PERLA DEL CRIS
Davide siamo sempre noi!
Lugano favorito nonostante il buon momento dell'Ambrì, ma chissà che la storia...
Pubblicato il 06.03.2024 09:31
di Cristiano Perli
L’avevo già intuito, e non ci voleva granché in effetti, sabato sera. Il derby era lì in agguato che ci aspettava. Ci sarebbe voluto un miracolo, o meglio dire, la nostra sconfitta lunedì, per evitarlo.
Abbiamo vinto bene a Kloten (meglio così, ovviamente), ribadendo il nostro momento positivo e ci siamo tuffati verso l’incognita più grande, la sfida più attesa.
Quella più affascinante ma che fa anche più paura.
Sì, perché se è vero che l’Ambrì è in un momento di buona forma, è indiscutibile che Davide siamo noi, e Golia continuano a essere loro. Non facciamo confusione su questa cosa, per favore!
Qualcuno, sull’onda di questi ultimi risultati, potrebbe anche credere il contrario, ma se l’esito di questo derby dovesse esserci favorevole (tocchiamo tutto ciò che c’è da toccare, per carità), allora sì che si potrebbe parlare di sorpresa. Di grande sorpresa. Al contrario, sarebbe soltanto la (triste) normalità. O chiamatela logica, come volete voi.
Le statistiche, che sono state snocciolate in questi giorni, fanno venire in effetti un po’ di mal di stomaco. Contro il Lugano abbiamo sempre perso in un post-season. Numeri tremendi, difficili da commentare. Che ci riportano indietro nel tempo.
Al primo ricordo, con il gol del canadese Stockman, che fece esplodere la Valascia (“che quasi vien giù tutto”), fino al terribile 1999, che preferisco non ricordare, anche sul piano personale. Perdonatemi se quindi… sorvolo.
E del 2006 cosa vogliamo dire? Pregustavamo la clamorosa impresa, l’avevamo lì solo da chiudere quella dannata sfida, così come Domenichelli aveva lì solo da buttar dentro quel maledetto disco. E invece, come Roberto Baggio nel 1994, ha tirato sopra la traversa.
Tremenda delusione, con finale al caseificio a gustarsi, per modo di dire, una buona fondue. Rifiutai anche di mangiare su quel piatto bianco e nero che mi portò la cameriera, forse incosciente di quello che stava facendo.
Il derby, inevitabilmente, ci riporta alla mente questo tipo di sentimenti e, diciamolo pure, scava nelle nostre delusioni più profonde.
Leggo il loro roster e mi dico che sarà quasi impossibile vincere, poi però cancello i cattivi pensieri e immagino un sabato sera festante, nella loro pista, una di quei momenti che sono in grado di cancellare anni difficili.
E allora, con inguaribile ottimismo, vado avanti con la speranza nel cuore.
Il derby c’è e allora… giochiamocelo.
(Foto Keystone/Golay)