LA PERLA DEL CRIS
Tristi sì, ma non ancora abbattuti
L'Ambrì, sconfitto dal Lugano, ha una seconda chance contro il Bienne
Pubblicato il 10.03.2024 18:39
di Cristiano Perli
Scrivere oggi questa perla è difficile perché prevale lo scoramento. Una sensazione che però bisogna lasciarci alle spalle velocemente: ci potrebbero essere ancora tante emozioni da vivere in questo campionato e non possiamo mollare proprio adesso. 
La sconfitta, brutto dirlo, era prevista: ancorché tanti mi davano addosso, tacciandomi di pessimista.
Certo, perdere in questo modo fa malissimo. A tratti abbiamo giocato meglio dei nostri avversari, che però hanno vinto. Non hanno rubato nulla, che sia chiaro: hanno semplicemente fatto più gol di noi. A noi resta la sensazione di una clamorosa occasione d'oro gettata alle ortiche.
Pensando a questi dannati postseason, quando abbiamo la malasorte di incrociare questo avversario, ci vengono in mente le parole dell'ex attaccante inglese Gary Liniker. Parafrasando il suo pensiero (diceva che il calcio è uno sport in cui si gioca in 22 e alla fine vince la Germania), si potrebbe affermare che il gioco dell’hockey, o meglio i derby di postseason, sono semplici: due squadre rincorrono un puck per 60 minuti, e alla fine vincono sempre loro. Purtroppo.
Anche questa volta hanno vinto loro e abbiamo perso noi: hanno perso i nostri leader, che nel momento topico non sono riusciti a essere decisivi, a differenza della loro prima linea, quelle delle star, che quando c'era da mettere dentro il disco, lo ha fatto senza troppi problemi.
Cereda comunque ieri sera si è detto fiero di questa squadra, orgoglioso di essere il loro allenatore. E allora avanti così, contro un Bienne che lo scorso hanno raggiunse la finale e adesso è qui che deve ancora staccare il lasciapassare per i playoff. E soprattutto un Bienne reduce dall'aver eliminato nientemeno che i campioni svizzeri del Ginevra, che in questa stagione si sono pure laureati campioni d'Europa.
Sappiamo che sarà una partita molto difficile, ma visto che non è un derby, ci resta un minimo di speranza in più.
(Foto Keystone/Golay)