Il Losanna vince 5 a 2 la quarta sfida della finale, pareggia la serie e ora il titolo si giocherà in sostanza al meglio delle tre partite. Ancora una volta i vodesi, trascinati da un immenso Sekac, si fanno preferire a livello fisico e pattinano di più. La maggiore energia permette ai ragazzi di Ward di sconfiggere uno Zurigo sceso in pista con troppo poco mordente e troppo dipendente dal suo primo blocco. Oltre a ciò per una volta nemmeno l’estremo difensore Hrubec è stato impeccabile e questa è una novità non certo tranquillizzante per i favoriti. Ora gli zurighesi dovranno reagire. La quinta sfida in programma domani alla Swiss Life Arena sarà delicatissima e la pressione è ormai tutta sulle spalle di Andrighetto e soci. È lecito attendersi, e pure indispensabile, che alcuni elementi della rosa di Crawford facciano uno step in avanti, Fröden e Lammikko su tutti. Inoltre probabilmente gli Zsc Lions non possono permettersi di continuare a privarsi di un guerriero da slot come Chris Baltisberger. La cattiveria agonistica del numero 14, uno dei beniamini del pubblico, manca come il pane. Forse lo ZSC non s’immaginava d’incontrare così tante difficoltà, dopo la cavalcata in regular season e le serie di playoff dominate contro Bienne e Zugo. A dire la verità erano in pochi a pensare di vedere la corazzata zurighese in difficoltà, ma l’avversario vodese è veramente tosto e in piena fiducia. Quasi tutti i giocatori del LHC stanno rendendo al massimo. Il Losanna sembra aumentare costantemente il suo livello un po’ in ogni frangente di gioco, a differenza dei Lions, i quali vanno a sprazzi. Certo, la rete ottenuta da Balcers ad esempio è stata di notevole fattura, ma allo stesso tempo è inquietante per lo Zurigo il fatto di non essere riuscito a segnare in doppia superiorità numerica per oltre 1 minuto e mezzo. E ora il Losanna ci crede sempre di più, mentre i dubbi in riva alla Limmat aumentano. Insomma, la finale è davvero entusiasmante, aperta a ogni esito e questo è un gran bene per il nostro hockey, un vero spettacolo.

(Keystone/Di Nolfi)