CALCIO
La seconda vita di Muci
Il portiere del Bellinzona, finito in panchina a inizio stagione, è stato il migliore ad Aarau
Pubblicato il 30.04.2024 07:55
di L.S.
È stato il protagonista della vittoria dei granata ad Aarau venerdì sera.
Un paio di parate importanti, qualche bella uscita e la gioia sul suo volto al termine della partita.
Alexander Muci questa soddisfazione se l’è veramente meritata. Schierato titolare da Benavente al posto di Iacobucci, che non era in perfette condizioni fisiche, il 23.enne portiere cresciuto nel Team Ticino e poi nel Lugano, si è fatto trovare pronto.
A dire la verità, in questo 2024, aveva già fatto bene nell’unica occasione in cui era stato chiamato in causa: al Comunale i granata pareggiarono senza reti con il Wil e anche in quell’occasione il portiere, fu tra i migliori in campo.
La sua seconda stagione a Bellinzona è stata a dir poco travagliata. Titolare all’inizio con Chieffo, ha pagato a caro prezzo un paio di clamorosi errori che lo hanno dirottato in panchina. L’arrivo dell’esperto italiano Iacobucci, che sembrava aver risolto tanti dei problemi granata, sembrava averlo cacciato definitivamente nel dimenticatoio.
Ma Alex non ha mai mollato, si è sempre allenato in maniera esemplare, dimostrando di meritarsi una seconda chance.
Ieri sera a Fuorigioco, per parlare soprattutto di Saipi, è intervenuto il preparatore dei portieri del FC Lugano Riccardo Di Benedetto, a cui abbiamo chiesto anche dell'estremo difensore granata.
“Io conosco molto bene Alex, per averlo avuto per tanto tempo nel Team Ticino. È un ragazzo straordinario, un vero professionista, uno che si allena tantissimo e ha tanta voglia di crescere e migliorarsi. Sono davvero felice che abbia disputato due buone partite in questo 2024. Mi era spiaciuto ciò che gli era capitato a inizio stagione, con quegli errori. Ma sono cose che fanno crescere e lui ne è venuto fuori alla grande. Spero che il Bellinzona del futuro faccia ancora affidamento su di lui. È un portiere valido che se lo merita”.
A giugno scadrà il contratto con i granata e la speranza è che il “nuovo” Bellinzona, della famiglia Bentancur o eventualmente della nuova proprietà, gli dia un’altra chance.
Altrimenti, a 23 anni, a parametro zero e dopo due stagioni in Challenge League, non dovrebbe avere troppi problemi a trovare un’altra sistemazione.
Intanto da qui a fine stagione ci sono ancora quattro partite: vedremo se lo staff spagnolo gli darà ancora la chance di mettersi in mostra.
(Foto Keystone/Agosta)