Xherdan
Shaqiri probabilmente il poeta romano Orazio non lo conosce, ma poco
importa, l'attimo lo ha colto lo stesso. La geniale parabola contro
la Scozia lo ha portato nella storia, in fondo per lui l'Europeo è
già un successo. Un gol che ha fatto un giro del mondo, per la
bellezza del gesto e per il fatto che lo svizzero ha segnato in ben 6
competizioni internazionali, quelle più importanti, quelle più
popolari. L'immaginario collettivo, molto spesso, ha bisogno solo di
sprazzi, istanti che diventano eterni e saranno ricordati. L'Italia
ha riscoperto lo svizzero e ci ha tenuto a raccontare la sua storia.
La “Gazzetta dello Sport” lo descrive come un fantasista, capace
di esaltarsi durante i grandi appuntamenti. Sostiene che la categoria
che lo descrive è quella della libertà. Più precisamente un
libertario e quindi tendenzialmente un anarchico. La tesi è quella che si fa portare
dall'istinto, decide d'impulso, e non ha mai paura di tentare il
colpo. Tante squadre cambiate, tante occasione avute, la statura è
piccola, ma il genio innegabile. L'unica costante è stata la
Nazionale, dove si è sempre posto come “leader”. Rimane
sullo sfondo la sensazione di essere stato un incompreso. La rivista
“Undici” gli ha dedicato un significativo articolo. Il motivo lo
spiega chiaramente: Shaqiri sbuca fuori ogni due anni per ricordarci
del suo “enorme talento”. Il giocatore, secondo
l'autorevole portale, sente, annusa e si immerge nel “grande
appuntamento”, aggiungendo che “si esalta con la sua
Nazionale e riempie le nostri estati”. Perché prima immagina e
poi crea “traiettorie uniche, imprevedibili, anche romantiche”.
“Ultimo uomo” lo ha celebrato con un lungo e approfondito
servizio, e ha analizzato tutti i suoi gol segnati ai Mondiali e agli
Europei. Nella premessa lo tratteggia come dotato di uno “strano
talento, che con la Svizzera sembra esaltarsi”. Conclude
asserendo che “senza un suo grande gol avremmo perso parte della
ritualità” di un grande appuntamento. Così è se vi pare,
forse, talvolta, è utile capovolgere il punto di osservazione.
(Foto Keystone)