In
tutti gli Stati occidentali, si sa, la tutela dei minori è
importante. Soprattutto per ciò che riguarda il lavoro. E così, in
Germania e non solo, è scoppiato il caso di Lamine Yamal. Il
talentuoso giocatore del Barcellona e della nazionale spagnola,
infatti, avendo solamente 16 anni, non può restare in "servizio"
oltre le ore 23. La limitazione, quindi, non riguarda solo la
presenza in campo: a quell'ora, come la Cenerentola delle fiabe (che,
va detto, aveva almeno ottenuto la possibilità di restare al
castello del principe sino a mezzanotte...), il ragazzo deve già
essere lontano dallo stadio. Qualcuno,
probabilmente, invocherà una deroga. Che, in realtà, già esiste:
la normativa germanica, infatti, prevederebbe l'orario limite per il
lavoro minorile alle 20. Quella delle 23 è un'eccezione, che vale
proprio per gli sportivi. Con l'Italia, il talentino del Barça è
uscito al 71': ma, nella fase a eliminazione diretta, con le partite
che inizieranno alle 21, la cosa potrebbe diventare difficile da
gestire per lo staff della Roja. Quindi? Nello specifico, andando
oltre l'orario, la Federazione calcio iberica andrebbe incontro a una
sanzione di 30.000 Euro per avere infranto il divieto. E dal punto di
vista del gioco? Secondo molti, si tratterebbe di una problematica
amministrativa senza riscontro nel regolamento: l'arbitro, quindi,
non potrebbe allontanare il giocatore dal campo. Non è paragonabile,
per dire, a una squalifica: dal punto di vista arbitrale, quindi,
mancherebbero gli strumenti al direttore di gara per prendere
provvedimenti di esclusione del giocatore dalla partita. Alla fine,
una multa di 30.000 Euro è anche sopportabile. Tuttavia,
bisognerebbe capire a cosa si va incontro in caso di recidiva. Per
ora, gli spagnoli hanno preferito non sfidare la legislazione
germanica, evitando al giocatore di sforare l'orario. Per il futuro,
vedremo, anche se, come specificato, punizioni sportive non ce ne
sono. Ma non è detto che qualche avversaria possa trovare qualche
appiglio regolamentare: in fondo, far scendere in campo un giocatore
che non può farlo per via di una normativa di carattere
amministrativo potrebbe integrare una violazione del principio di
lealtà sportiva. Si tratta di un abito che, a ben vedere, sta bene
con tutto. Dobbiamo quindi aspettarci gli ispettori del lavoro
germanici che, all'ora fatidica, entrano in campo e prelevano il
giocatore, un po' come accadde per Cenerentola che, a mezzanotte
esatta, vide la sua splendente carrozza trasformarsi in una zucca?
Chissà. Affaire à suivre, insomma.
(Foto Keystone)