Per
“La Gazzetta Sportiva” è 'Tutto da rifare'; 'Una
vergogna' scrive il “Corriere
dello Sport”; “Marca” sottolinea che in Italia 'Sono
distrutti'; “L'Equipe” sostiene che gli Azzurri sono stati un
'Disastro'; il portale “Sportmediaset” commenta che nel
calcio 'L'Italia è periferia'.
Tanto rumore per nulla. Premessa: la Svizzera ha surclassato
l'Italia; l'ha annichilita; l'ha sovrastata tatticamente e
tecnicamente. Le dichiarazioni rossocrociate della vigilia sembravano, quasi, snobbare l'avversario, e ritenute pure
presuntuose. In realtà erano figlie della realtà. Era la
consapevolezza di essere superiori. La sensazione è quella che la
Svizzera abbia rispettato il rivale e non abbia voluto infierire. La
vittoria in termini numerici poteva essere molto più netta. La
sconfitta della squadra di Spalletti è epocale, dovrebbe segnare un
punto di non ritorno, dovrebbe servire per riflettere, dovrebbe
portare a una seria discussione. Ma c'è un dato che si evidenzia: il
movimento calcistico italiano è in una grave e profonda crisi, e
questa situazione è appalesata da anni. Il calcio artigianale non
c'è più, servono organizzazione e programmazione. Sono necessarie
idee e concretezza. Il racconto è notorio: si individua un capro
espiatorio, e sullo sfondo rimane la questione sostanziale, quella
strutturale: il problema ha una matrice politica. È inutile e specioso
annoiare il lettore. Sono le Istituzioni che governano il pallone a
essere le responsabili del disastro sportivo. La Figc è un organo
che segue e si muove nel filone politico del Belpaese. Ha
come obiettivo la sopravvivenza immediata, è arroccato sui suoi
privilegi, maneggia il potere in maniera silenziosa e spregiudicata.
Gli altri sono andati avanti, hanno idee e progettano, cercano di
interpretare i tempi. Di calcio si sta parlando, è quello italiano è
di retroguardia. Non succederà nulla. Il melodramma, in fondo,
si svolge e si svolgerà in modo consueto e ordinario, si cercherà
di contenere la deriva. Comincerà il Campionato e sarà Inter, Juve
e Milan. Gli stadi saranno pieni. E lo spettacolo continuerà. La
Nazionale forte e protagonista a livello internazionale è un ricordo. L'eternità è un
miraggio, non esiste, e per fortuna.
(Foto Keystone)