Spalletti
fa dell’humor nel dopopartita quando ribatte l’affermazione di un giornalista
svizzero che ha toccato, secondo il CT, gli estremi mettendo l’Italia sul piano
di una Fiat Panda (!) e la Svizzera di una Ferrari (!!). Chiede il nome al
giornalista, gli dice che non lo sente, si mette la cuffia… Non prende
naturalmente la sua affermazione per una battutaccia, a questa ci pensa lui: “Bisogna
accettare tutto. Quando si perde si capisce tutto, si capiscono allusioni di
cattivo gusto come la sua”. Non contento chiosa, sempre rivolto al ‘nostro’:
“Lei è una persona di grandissima ironia e grandissima qualità e le diciamo che
ha ragione. Siete stati più bravi di noi, avete vinto meritatamente, cercheremo
di fare meglio la prossima volta, visto che questa sera non vi abbiamo
impegnato”. La prossima volta? “Chissà quando rifaremo i Mondiali dopo questa
desolante eliminazione”, si interroga un giornalista, verosimilmente non
svizzero… Li avrà poi letti i quotidiani, non necessariamente quelli sportivi
(andati a ruba nelle edicole del cantone, aha), il CT?
Apparso evidentemente
imbarazzato, non era naturalmente ancora a conoscenza delle ‘raffiche’ piovute
sulla sua testa: “Nazionale senza gioco ma anche senza anima. Spalletti è il
Commissario tecnico adatto all’Italia?”. Sotto processo, ovviamente, tutti gli
azzurri, ogni regola ha però la sua eccezione: “Donnarumma, il capitano che è
andato sotto la curva a scusarsi: “Io ho cercato di dare una scossa, è mancata
la voglia di reagire, di aiutarci l’uno con l’altro, è mancato tutto”.
Alcuni titoli: “Eurostrazio”,
“Italia un altro fallimento”, “Italia che disfatta”, “Povera Italia, è tutto da
rifare”.
I commenti sono a ruota: “”A
casa, ed è giusto così. Anche contro la Svizzera l’Italia non l’abbiamo mai
vista, come già contro la Spagna. E con i croati ci eravamo salvati per grazia
ricevuta” (Il Giorno). “Disgusto e rabbia. Due sensazioni fastidiose che
guastano una giornata che rischia di essere memorabile. Ma in negativo. Una
Nazionale così mal messa che viene a casa dagli Europei di Germania battuta e
umiliata dalla Svizzera, più portata storicamente a sport come sci e bob. Viene
in mente anche l’hockey se contempliamo il gioco di squadra. Una Nazionale, la
nostra, così piccina che la Svizzera è sembrata il Real Madrid” (Corsera).
Chiusura esplicita,
dell’inviato Alessandro Bocci: “L’Italia ha subìto una lezione che farà fatica
a dimenticare, eliminata dalla Svizzera e dall’Europeo. Senza alcuna
attenuante. Spalletti voleva rendere orgogliosi gli italiani che ieri, al
novantesimo di quel pianto, si sono vergognati di una squadra senza anima né
gioco, incapace di vincere un contrasto e di mettere in fila due passaggi”.
(Foto Keystone)