EUROPEO2024
Celar, quale futuro?
L'attaccante del Lugano, eliminato con la sua Slovenia, ha ancora un anno di contratto con i bianconeri
Pubblicato il 02.07.2024 09:02
di L.S.
Ha giocato 64 minuti, entrando in tre delle quattro partite della sua Slovenia.
Zan Celar, al pari dei suoi compagni, adesso fa parte della storia del suo paese, qualificato per la prima volta a un ottavo di finale di una grande competizione.
Ed eliminato, ieri sera, soltanto ai rigori, dal Portogallo.
Quattro partite e quattro pareggi, per gli sloveni, dimostratisi agguerriti e molto preparati, sia tatticamente che fisicamente.
E se ieri sera Sesko, avesse trasformato in gol quell’occasione d’oro nel finale, chissà, forse si starebbe parlando di un vero e proprio miracolo.
Celar era lì dietro, a pochi passi dal compagno del Lipsia, che dopo l’errore di Pepe si era involato a tu per tu con Diogo Costa. Purtroppo per lui, al suo compagno, il numero 11, che in questa competizione ha dimostrato di avere dei numeri e che il mercato premia già con un valore attorno ai 70 milioni, è mancata un po’ di freddezza. Sulla parata di Diogo Costa, il pallone è arrivato proprio a Celar, ma anche lui, in una situazione decisamente più complicata, non è riuscito a far gol. Peccato.
La Slovenia, torna a casa, Celar andrà in vacanza, prima di tornare in Ticino.
Ma cosa resta all’attaccante del FC Lugano di quest’Europeo?
Sicuramente la grande esperienza di una ribalta seconda soltanto al Mondiale e la sensazione di poterci stare.
Sì, perché Zan, nonostante non abbia giocato un ruolo da protagonista, anche ieri sera contro il Portogallo, ha dimostrato di essere un attaccante pericoloso, di quelli che danno fastidio alle difese.
Come commentava la televisione spagnola, un elemento di cui non puoi mai fidarti, nonostante gli manchiogni tanto quell’uno per far trentuno. E che per un attaccante, purtroppo, a volte risulta determinante.
Il suo allenatore, il 62.enne Kek, avrebbe comunque potuto dargli più spazio. Sì, perché il 30.enne Sporar, che già qualche anno fa a Basilea segnò un solo gol in 18 partite, non è sembrato proprio un fenomeno. Anzi.
Il rimpianto di Zan è forse quello: meritava qualche minuto in più. Ma a 25 anni, avrà tutto il tempo di rifarsi.
Ora bisognerà capire quale futuro lo aspetta: ha ancora un anno di contratto con i bianconeri, ma in testa ha sempre il desiderio di partire per l’estero.
I prossimi giorni saranno decisivi, per sapere se Croci-Torti lo avrà ancora al centro dell’attacco, o se il club dovrà muoversi verso altri profili.

(Foto Keystone)