C'è chi dietro i risultati e le "intuizioni" di Murat Yakin, finora infallibile in questo Europeo, ci vede Giorgio Contini. Il suo assistente. Anzi, no, qualcosa di diverso. Questo almeno è quello che pensa il tecnico dei rossocrociati:
«Giorgio è un partner, un amico anche, non il mio assistente» .
Insomma, una vera e propria investitura. Un bisogno nato dopo le discusse e poco convincenti qualificazioni agli Europei.
«Dopo le qualificazioni dello scorso autunno era importante affidarci a una figura competente, della quale potevo fidarmi ciecamente. Con Giorgio ragioniamo allo stesso modo, abbiamo le stesse idee. Avevo pensato subito a lui, ma non era scontato che accettasse il ruolo, in quanto parliamo di un tecnico vero. L’efficacia e l’attenzione con le quali prepara le sedute sono fondamentali. Perché, in fin dei conti, i giocatori di una nazionale hanno pochi momenti per lavorare insieme».
E allora, da adesso in avanti, parliamo della coppia Yakin-Contini, che sta facendo faville. E soprattutto sta sorprendendo gli avversari. Speriamo accada anche sabato contro gli inglesi.
«Giorgio è un partner, un amico anche, non il mio assistente» .
Insomma, una vera e propria investitura. Un bisogno nato dopo le discusse e poco convincenti qualificazioni agli Europei.
«Dopo le qualificazioni dello scorso autunno era importante affidarci a una figura competente, della quale potevo fidarmi ciecamente. Con Giorgio ragioniamo allo stesso modo, abbiamo le stesse idee. Avevo pensato subito a lui, ma non era scontato che accettasse il ruolo, in quanto parliamo di un tecnico vero. L’efficacia e l’attenzione con le quali prepara le sedute sono fondamentali. Perché, in fin dei conti, i giocatori di una nazionale hanno pochi momenti per lavorare insieme».
E allora, da adesso in avanti, parliamo della coppia Yakin-Contini, che sta facendo faville. E soprattutto sta sorprendendo gli avversari. Speriamo accada anche sabato contro gli inglesi.
(Foto Keystone)