EUROPEO2024
Vargas "il pittore" che ha demolito l'Italia
Una rete bellissima e un assist contro l'Italia per l'attaccante dell'Augsburg che ha una storia particolare
Pubblicato il 03.07.2024 06:51
di Red.
È stato l'eroe nella vittoria contro l'Italia. L'assist a Freuler e quel bellissimo gol a giro di destro finito all'incrocio dei pali, dove nemmeno l'enorme Donnarumma ci è potuto arrivare.
Se la Svizzera è ai quarti di finale e sabato affronterà l'Inghilterra, una parte di merito è anche sua.
In queste ore, intervistato da più parti, Ruben Vargas ha raccontato un aneddoto curioso successo prima dell'inizio della ripresa:
"Granit Xhaka mi è venuto vicino e mi ha chiesto di segnare un gol", dice ridendo l'attaccante dell'Augsburg. "Qualche secondo dopo ho fatto ciò che mi aveva chiesto: ho ricevuto palla, ho tirato e fatto gol".
Giustamente premiato con l'MVP della partita, Vargas racconta un po' della sua vita. Della mamma svizzera e di suo padre dominicano:
"Ho ricevuto in eredità il sangue del sud e le gambe veloci di mio padre", confessa. Suo padre gli ha inculcato l'amore per lo sport, anche se non proprio per il calcio. "A molti bambini regalavano scarpe e palloni di calcio, io invece ricevetti delle mazze da golf e da baseball. In ogni caso la mia famiglia ha lo sport nelle vene, in quanto mia madre era un'atleta e faceva tuffi dal trampolino".
I suoi genitori si separarono quando Ruben aveva solo nove anni, ma la famiglia è rimasta comunque unita: "Manteniamo una relazione eccellente, mio papà è sempre rimasto legato a me e a mia mamma, tanto che in questo Europeo sono venuti tutti assieme a vedermi. Lui, mia mamma e il suo compagno. Questa bell'armonia ha reso la vita più facile sia per me che per mio fratello".
Gli chiedono di quando, anni fa, muovendo i suoi primi passi nel Lucerna, lavorava anche come pittore: "È stata una grande lezione di vita per me. Devo dire che era anche divertente, tranne il fatto di dovermi svegliare alle 7.30 alla mattina. Al mio primo anno da professionista ho dovuto fare le due cose assieme e guardando indietro, devo dire che è stata un'esperienza molto arricchente".
E ora, Ruben, disegna, anzi pittura, giocate incredibili che restano nella storia. E magari, alla mattina, si sveglia un po' più tardi.
(Foto Keystone)