EURO2024
L'Europeo entra nel vivo
Tutto come previsto, non ci sono grandi sorprese, sono rimaste le migliori
Pubblicato il 04.07.2024 06:38
di Silvano Pulga
Alla vigilia dei quarti di finale di questo campionato europeo, sinora positivo per i colori rossocrociati, si possono già fare dei primi bilanci, ovviamente non esaustivi, di quanto visto sinora nella competizione. Come avevamo già scritto, commentando gli esiti dei gironi, si deve prendere atto della mancanza di sorprese. Certo, la Georgia agli ottavi poteva tutto sommato essere considerata tale (nonostante possa vantare, nelle sue fila, individualità di un certo livello); tuttavia, i caucasici sono caduti di fronte al primo ostacolo veramente di spessore, a dimostrazione che, quando arrivi a un certo punto, diventa difficile sorprendere avversarie quotate. Certamente, ci aspettavamo di più dall'Inghilterra. I britannici, evidentemente, hanno qualche problema in più di quello che avevano lasciato immaginare. Se poteva essere plausibile la volontà, nella fase a gironi, di risparmiare energie fisiche e mentali, la qualificazione ai quarti ottenuta solo grazie alla magia di Jude Bellingham, negli ultimi sospiri di una gara contro una compagine di fascia inferiore come la Slovacchia (prodezza che ha aperto alla nazionale dei Tre Leoni la strada dei supplementari), pone qualche interrogativo sulla tenuta soprattutto mentale di una compagine data, alla vigilia, tra le favorite. Anche il gestaccio fatto dal fuoriclasse inglese del Real Madrid, dopo il gol del pareggio, e che potrebbe avere conseguenze disciplinari, rivela una tensione piuttosto forte, frutto della pressione di tutto l'ambiente nei confronti di una nazionale espressione del campionato nazionale probabilmente migliore del mondo ma incapace, da anni, di ottenere un'affermazione in un grande torneo. Ora, come ben sappiamo, arriva la Svizzera, forse il cliente peggiore per i bianchi d'Inghilterra: una squadra che ha dimostrato sinora di essere quadrata, dove si lavora tutti al servizio di tutti, ma che non fa parte della oligarchia tradizionale del calcio europeo. In definitiva, nessuno, in patria, perdonerebbe a Gareth Southgate di uscire con i rossocrociati, nonostante Xhaka e compagni abbiamo dimostrato di essere lì dove sono più che legittimamente. Il resto è noto: la Francia fa fatica a segnare su azione, e non avrà vita facile contro il Portogallo, che sta gestendo bene i capricci di Cristiano Ronaldo, e si è dimostrato sinora temibile ed equilibrato in tutte le zone del campo. La Turchia, compagine ambiziosa, è però caduta in modo pesante proprio contro i portoghesi nella fase a gironi, in una partita dove i lusitani ne hanno messo impietosamente a nudo i limiti. Certamente, quella contro l'Austria è stata una buona prestazione, ma si trattava sempre di una nazionale di seconda fascia, seppure in crescita dopo decenni di ombre. Contro l'Olanda, per la squadra guidata da Montella, sarà un esame di maturità, anche se l'ostacolo appare tutto sommato all'altezza degli anatolici. Germania-Spagna è una vera e propria finale anticipata: i padroni di casa contro quella che, fino ad adesso, è la squadra che ha fatto vedere le cose migliori. Di fatto, una partita senza pronostico, con gli scatenati ragazzini spagnoli che, con il loro gioco spensierato e un po' guascone, tipico della loro età, non vedono l'ora di fare lo sgambetto ai più esperti giocatori germanici, pressati dal peso del pronostico. Sarà in definitiva, una gara tutta da vedere.
(Foto Keystone)