Maledetti rigori, molto spesso non rispecchiano i valori in campo, non ristabiliscono né ordine, né equilibrio e si allontanano dalla verità. E passa la squadra che non avrebbe meritato. L'Europeo dell'Inghilterra e della Francia è simile. Sono in semifinale, senza giocare, e ormai si è intuito non hanno nemmeno l'intenzione di provare a farlo. Sulla carta hanno delle rose complete e lunghe. Sono accreditate sin dalla vigilia dai favori del pronostico. Ma il loro cammino è frutto di colpi dei singoli, di una sicura abnegazione, ma oltre non hanno dimostrato nulla. Procedono verso un obiettivo: la vittoria, supportate da una forte convinzione e anche da episodi favorevoli. L'obiezione è nota: si chiama cinismo e mentalità vincente. L'Inghilterra è una formazione noiosa, si sta salvando perché ha giocatori molti fisici, il loro agonismo sembra non finire mai. Ma segnano solo quando si trovano in condizioni quasi disperate. Non si tratta di ricercare un'estetica del gioco o recriminare per un verdetto ingiusto. Il campo ha mostrato una Svizzera meglio organizzata, propositiva e che ha tentato di imporsi. Southgate dispone i suoi in maniera scolastica, i risultati arrivano e respinge le critiche. La finale è a portata di mano e questo conta. Le critiche dei tifosi e dei media ora sono un dettaglio, un contorno e non hanno nessun valore. Tutte le discussioni sono sospese. La vittoria legittima e giustifica. Gli inglesi sono storicamente ambiziosi, inseguono un grande trofeo in modo spasmodico. Ma lo spettacolo lo hanno risposto e accantonato. Si sono convinti che basti qualche sprazzo e alcuni lampi. E per adesso tutto questo funziona.

(Foto Keystone)