EURO2024
Svizzera, una sconfitta amara
I rossocrociati hanno offerto una prestazione maiuscola, ma non è bastato
Pubblicato il 06.07.2024 19:13
di Silvano Pulga
È finita nel modo più amaro, con l'eliminazione ai calci di rigore, dove l'Inghilterra è stata infallibile, dopo che i rossocrociati avevano offerto una prestazione maiuscola, arrivando alla fine dei supplementari più freschi, e sfiorando la rete decisiva in più occasioni, col portiere inglese a urlare alla propria retroguardia, chiedendo concentrazione e maggiore attenzione. Quella di Düsseldorf è stata, indubbiamente, una delle partite più importanti della storia calcistica elvetica, se non la prima in assoluto. E, va detto, è stata interpretata nel modo migliore, a differenza di quella, sciagurata, contro il Portogallo agli ultimi mondiali in Qatar. Dimostrando, tra l'altro, la crescita del gruppo a livello di mentalità e consapevolezza nonostante, tabelle dei siti specializzati alla mano, il valore della rosa rossocrociata sia attorno ai 300 milioni di franchi, contro il miliardo e mezzo degli inglesi. I britannici, lo avevamo scritto, sinora avevano fatto vedere poco, soprattutto a livello d'intensità. Tuttavia, in questo quarto di finale, hanno senza dubbio giocato la miglior partita del loro europeo, mettendo in campo i loro maggiori valori individuali, contrapposti a una Nati la quale, pur accettando l'uno contro uno in tutte le zone del campo, ha saputo giocare da squadra, soprattutto quando ha dovuto difendersi, chiudendo gli spazi tra le linee, anche se Saka, probabilmente il migliore dei suoi, ha creato non pochi problemi agli elvetici sulla propria fascia: e non è stato un caso che il gol che ha mandato le due squadre ai supplementari sia stato opera sua. Non ci piace parlare di sconfitta a testa alta: chi vince festeggia, chi perde spiega, si dice. Ma, a questo giro, si è perso perché una delle due doveva uscire. La Svizzera ha fatto tutto bene, ha limitato un'avversaria più forte a livello di valori individuali, è andata in vantaggio per prima, si è arresa solo a una rete del migliore in campo. E lo ha fatto da squadra. In definitiva, si torna indietro, questa volta, con l'amarezza di aver perso forse la più importante partita della storia del calcio rossocrociato, ma con la sensazione che, a breve, se ne giocherà una ancora più importante. E, dopo la disfatta in Qatar, non era così scontato. 
(Foto Keystone)