CALCIO
Braga e la squadra tristi per i "tagli"
Oggi il club ha annunciato l'addio di Covilo, Macek e Hugo Moura
Pubblicato il 25.08.2021 17:30
di L.S.
C’era un’aria strana questo pomeriggio a Cornaredo, sul campetto B1, dove si allenava la prima squadra del FC Lugano.
Abel Braga, tecnico dei bianconeri, prima dell’allenamento ha riunito la squadra in un capannello e le ha parlato. Poi ha fatto lo stesso con lo staff tecnico: lunghi minuti in cui è probabile che si sia discusso delle partenze, un fulmine a ciel sereno, di Covilo, Macek e Hugo Moura (Régis e Demba Ba non c'erano più da qualche giorno).
Quando così all’improvviso qualcuno deve lasciare il gruppo, perché “tagliato” dal club, è normale che i compagni possano avere reazioni diverse. Ed è vitale saper gestire anche questi momenti.
La reazione del gruppo bianconero oggi è stata piuttosto chiara: grande dispiacere per la partenza dei compagni, soprattutto di Covilo, per tutti un riferimento nello spogliatoio e un uomo maledettamente importante anche per l’allenatore.
Braga esce dal campo a testa bassa, si capisce che è pervaso da qualche cruccio e che la repentina partenza di questi tre ragazzi non gli è piaciuta. E forse, per dirla tutta, non l’ha nemmeno condivisa.
Vada per Macek, con tutto il rispetto per il giocatore: non era ancora stato inserito in contingente e nonostante in queste ultime due settimane si fosse allenato con regolarità senza fastidi fisici, si era capito che non avrebbe trovato molto spazio.
Discorso completamente diverso invece per Covilo, uomo che Braga ha sempre considerato importante nel suo progetto. Avere un uomo così in panchina, che negli ultimi 20 minuti poteva cambiarti la partita, era un’arma che faceva sentire più sicuro il tecnico brasiliano. Tra i più forti di testa in Svizzera (a questo proposito attenzione sabato sera a Sion ai vari Hoarau, Uldrikis e Ndoye), il centrocampista bosniaco era pericoloso in attacco e prezioso in difesa. Mancherà a questa squadra, anche fosse soltanto per le sue caratteristiche che nessun altro possiede. Indipendentemente dalla bravura di chi lo sostituirà.
Se ne va anche il brasiliano Hugo Moura, che dopo l’allenamento si è detto dispiaciuto di dover lasciare Lugano. Il suo procuratore adesso è a Rio, forse anche lui sorpreso dalla scelta della società e in pochi giorni di mercato, dovrà reinventargli un futuro.
Era l’unico brasiliano richiesto espressamente dal mister, che ne aveva caldeggiato l’ingaggio. Braga si era anche esposto personalmente con il Flamengo per avere quello che lui considerava un giocatore importante in chiave futura. Duttile, può giocare sia davanti alla difesa che da difensore centrale, Moura ha quelle caratteristiche fisiche che (Covilo a parte), pochi a Lugano posseggono.
Detto questo, ripetiamo, fiducia a chi arriva. Ragazzi giovani e di belle speranze, acquistati anche per cercare di effettuare quei colpi di mercato che Mansueto spera di poter realizzare in Europa.
A questo proposito oggi si è visto l’attaccante sloveno Zan Celar, che ha sostenuto dei test correndo in solitaria sulla pista di Cornaredo. Dovrebbe essere arruolabile dopo la pausa delle nazionali.
Se è vero che la nuova proprietà ha tutto il diritto, ci mancherebbe altro, di cambiare a proprio piacimento la rosa, è anche vero che certi equilibri, in una squadra di calcio, sono piuttosto sottili. 
Siamo sicuri che gente esperta e vincente come Heitz e Blaser non abbia assolutamente bisogno di queste nostre osservazioni. Hanno vinto al Basilea e al Grasshopper e speriamo vinceranno anche qui.
Detto questo, teniamo sempre ben presente che qui, a differenza degli Stati Uniti, la retrocessione esiste ancora.