Calcio
"Il Milan darà filo da torcere alle corazzate"
L'ex allenatore del Lugano Simone Boldini dà il proprio giudizio sui sorteggi di Champions League e non solo
Pubblicato il 27.08.2021 05:01
di Carlo Scolozzi
Tempo di sorteggi di Champions League a Istanbul e l'urna, come sempre, si è divertita a comporre gironi più abbordabili e altri decisamente più tosti. Di questo e altro abbiamo parlato con l'ex allenatore del Lugano Simone Boldini, che nella sua carriera da calciatore ha vestito pure le maglie di due squadre coinvolte nella composizione dei gruppi di Champions, ovvero Milan e Atalanta.
Cominciamo proprio dagli orobici, Mister.
"Se il primo posto è fuori dalla sua portata perché dovrebbe aggiudicarselo il Manchester United, per la seconda piazza che vale anch'essa la qualificazione agli ottavi la Dea è favorita sullo Young Boys. Quella svizzera è squadra di tutto rispetto, che gioca bene ma in maniera troppo aperta e contro simili avversari l'Atalanta ha dimostrato di andare a nozze. Parliamo di una squadra che fa 100 gol nella Serie A italiana. Davanti ha gente come Ilicic, Zapata e Muriel, che fanno veramente male e, in generale, è una compagine veloce, potente e tecnica".
Il Milan non ha scampo?
"Ha pescato Atletico Madrid e Liverpool e se la vedrà pure col Porto, ma non è assolutamente spacciato. Anzi, darà del filo da torcere alle corazzate del suo girone, perché non è da meno. I rossoneri hanno finito secondi lo scorso campionato e si sono rinforzati molto in attacco. Prendono pochissimi gol e in porta hanno un degno sostituto di Donnarumma, mentre a metà dispongono di due giocatori come Kessié e Bennacer. In questo momento la squadra di Pioli se la gioca con tutti".
L'Inter ha trovato nello Shakhtar Dontesk un brutto cliente?
"Mah, si deve considerare che gli ucraini hanno superato il playoff con un po' di fortuna, quindi dico che in questo girone Inter e Real Madrid si fanno assolutamente preferire. I nerazzurri di Simone Inzaghi hanno perso i migliori in Europa sia in attacco che sulla fascia, ma li hanno sostituiti degnamente. Hanno trovato delle soluzioni davanti mentre sulla destra, anche se non c'è più Hakimi, dicono un gran bene di Dumfries".
Chiudiamo il giro di valzer delle italiane con la Juventus.
"Ha pescato lo Zenit, che in Europa sa il fatto suo, ma sulla carta la Vecchia Signora andrà avanti assieme al Chelsea campione in carica. Cristiano Ronaldo è un'incognita, sembra che vada via. Ma a mio parere toglie spazio a Dybala e Morata quindi, anche senza CR7, la Juve potrà essere ugualmente competitiva. Dubito che farà molta strada in Champions, ma il turno lo passa".
Venendo a lei, che fa ora Mister?
"Niente, non mi vuole più nessuno, nonostante non avessi fatto così male a Lugano. Sarei tornato volentieri ad allenare in Svizzera ma, ripeto, che non mi hanno più cercato. E dire che in bianconero feci prima 70 punti in 30 partite  poi 60 in 30. Ma non ho vinto e quando non vinci tocca all'allenatore essere cornuto e mazziato. Nella mia ultima gara col Lugano, contro il Vaduz, sbagliammo 80 gol, ho ancora gli incubi. Quel match che valeva la promozione in Super League avrebbe potuto cambiare la mia vita calcistica".
Sa che il suo ex giocatore Da Silva è il team chef dell'attuale Lugano americano?
"Davvero? Ricordo che ai miei tempi fece una marea di gol. Era importantissimo sui calci di punizione, sui corner e sulle palle inattive in generale. Avevamo tanti schemi buoni in merito. Carlos aveva dei piedi fantastici. Giocare contro le difese aperte che incontravamo noi era una cuccagna per lui".
(foto Crinari)