Ha vinto ma non è
contento. Non gli è bastato battere il Team Ticino per 3 a 2 a Cornaredo: il
risultato non è tutto, parola di Antonio Caggiano, presidente del Paradiso.
Presidente, bella
vittoria, no?
“Vincere fa
sempre piacere ma oggi non sono contento. A dire la verità è già la seconda
partita che non sono contento di ciò che vedo”.
Come mai?
“Non mi piace l’atteggiamento
che noto. In questi anni, fatti di successi e vittorie, abbiamo sempre fatto
leva sul gruppo, su quello spirito che deve essere imprescindibile. Cosa che invece
non ho visto in queste partite”.
Cosa chiede alla
squadra?
“Di non mollare
mai, di non abbassare mai la guardia. Non si può vivere di ricordi, non ci si
può cullare sulle vittorie passate”.
Eppure oggi avete
vinto il derby.
“È vero, ma
vorrei dire, senza mancare di rispetto per gli avversari, che il Team Ticino
non è stato un grandissimo rivale. Certo, in attacco hanno due giocatori molto
forti come Phelipe De Souza e Muci, ma per il resto mi aspettavo di più”.
Tra quindici
giorni comunque arriva l’Aarau per i sedicesimi di Coppa Svizzera.
“Siamo molto
felici, sarà senza dubbio una gran bella festa. Dal profilo sportivo sappiamo
che sarà durissima per non dire impossibile, ma vogliamo fare il massimo per
uscire a testa alta. Manteniamo i piedi per terra e vediamo cosa ne viene fuori”.
Poi c’è il
campionato, dove volete essere protagonisti, vero?
“Assolutamente sì.
Siamo sempre stati una società ambiziosa e l’obiettivo quest’anno è di finire
tra le prime tre e disputare le finali. Per riuscirci dovremo però cambiare
atteggiamento”.