È stato pesantemente criticato dopo la sconfitta di Sion: due gol in mezzo alle gambe e
sul terzo soltanto una debole deviazione che non è risultata sufficiente.
Leggendo ieri i social, i tifosi sembrano avercela con lui, con quel Noam
Baumann che fino allo scorso anno sembrava uno dei portieri più forti del
campionato e che secondo il presidente Renzetti doveva essere uno dei gioielli
del mercato bianconero.
Ma cosa sta succedendo al portiere bianconero?
Ieri alla chiacchierata di ECOTV (la trovate sul nostro sito integrale, ndr) è
intervenuto l’ex portiere del Lugano Gigi Proietti, ora preparatore dei
portieri del Rapperswil. Ci ha parlato di Baumann, ma non solo.
Gigi, cosa sta succedendo a Baumann?
“Io credo che il problema di Noam sia essenzialmente mentale: non basta
allenare un portiere sul campo, bisogna allenarlo anche al di fuori”.
Tatticamente cosa le sembra?
“Dispone di grandi doti fisiche ma ogni tanto esagera volendo fare delle
parate spettacolari. Invece a volte è meglio stare fermi, come fanno i portieri
di hockey. Può essere più redditizio”.
Eppure Baumann sembrava in rampa di lancio fino a poco fa.
“È a Lugano da tre anni e anch’io, visto le sue qualità, pensavo di vedere
una crescita maggiore. Resta un ottimo portiere che ha ampi margini di
miglioramento”.
Cosa gli può essere successo?
“Credo che non sia stato facile per lui, lo scorso anno si è allenato con
due preparatori diversi. Una cosa piuttosto anomala in una società di questo
livello. Assieme al suo preparatore Redaelli, che ha dovuto vivere tre cambi di
allenatori, lavorava anche Gigi Romano, che arrivava dall’Italia. Non dev’essere
stato facile per Baumann lavorare così”.
Proietti, che continua ad essere un grande tifoso del Lugano, dice la sua
anche su Braga.
“È un grande allenatore, arriva da un’altra cultura e bisogna dargli tempo.
Lui vuole giocare in maniera più offensiva, diciamo alla brasiliana, ma il
calcio svizzero non è facile e gli ci vorrà un po’ di tempo prima di conoscerlo e capirlo”.
Chiusura sul nuovo acquisto bianconero, l’attaccante sloveno Zan Celar, che
Gigi conosce piuttosto bene.
“Per me è un giocatore devastante, uno che può essere molto utile anche a
Bottani, un attaccante che fa gol. Sono convinto che farà molto bene a Lugano.
L’ho visto diverse dal vivo con la Primavera della Roma e mi ha sempre
impressionato: non credo avrà problemi ad inserirsi nel campionato svizzero”.
A questo proposito si è inserito benissimo anche Esposito, attaccante in prestito dall’Inter al
Basilea.
“Ecco, in questo caso, visto il fisico, pensavo che Esposito avrebbe avuto
qualche problema in più. Invece sta facendo la differenza. Sono un po’ sorpresa
ma anche molto felice per il ragazzo”.
(Foto Putzu)