Lo scorso 11
maggio alla sua ultima partita col Wil, Philipp Köhn colse
un'importantissima vittoria per 3:2 contro il Chiasso nel bel mezzo della
battaglia per la retrocessione dalla Challenge League. Un centinaio di giorni
dopo, Köhn è in porta per il “suo” club del Red Bull Salisburgo nei play-off di
Champions League e coglie la qualificazione alla fase a gironi per la
terza volta di fila.
È un'ascesa
incredibilmente veloce quella di Köhn. Dal Bergholz Stadium di Wil al
palcoscenico della massima serie europea e come nuovo numero 1 del Salisburgo
con tanto di nuovo contratto fino al 2025. Figlio di una svizzera e di un
tedesco, nato a Dinslaken presso Düsseldorf il 2 aprile 1998, giocò le
giovanili allo Stoccarda e al Lipsia prima di passare al Salisburgo che l’ha
dapprima piazzato al Liefering (quartiere di Salisburgo, B austriaca) e poi
prestato appunto al Wil (34 partite la scorsa stagione). Di doppia nazionalità,
ha scelto di giocare per la Svizzera per la quale ha già giostrato nell’Under
21.
Dall’inizio di
questa stagione è tornato al Salisburgo dove finora non ha mancato un minuto né
in campionato, né nelle qualifiche di Champions vinte contro i danesi del
Bröndby. Di Köhn si dice che sia un portiere dinamico e ultramoderno che viene
utilizzato come una sorta di undicesimo giocatore di campo nel sistema del
Salisburgo, strettamente coinvolto nella costruzione del gioco. Trasmette molta calma, oltre ad avere una buona visione
di gioco e a effettuare passaggi puliti.
Con Köhn, von
Ballmoos dello Young Boys e Kobel del Borussia sono tre gli estremi difensori
elvetici impegnati nei gironi della Champions di questa stagione, al pari di
belgi e spagnoli.