Chiusa la campagna trasferimenti
Chi più ne ha, più spende
Cifre folli, ingaggi milionari, sorridono i procuratori
Pubblicato il 01.09.2021 10:24
di Angelo Lungo
Chiusura del mercato. Il calcio dà la parola solo al campo. Altro che crisi: tra i tanti movimenti si sono spostati i due giocatori più forti e più costosi in termini di ingaggio.
E via a una commedia dell'arte allo stato puro.
Autentico protagonista il Psg. I francesi non hanno badato a spese. Le loro disponibilità sono enormi. Hanno acquisito un forte potere politico. Risultato hanno un attacco formato da: Messi; Neymar; Mbappé; Icardi. Preso Donnarumma non lo fanno ancora giocare. Mbappé è in scadenza di contratto, eppure, pare che abbiano rifiutato un'offerta di 200 milioni da parte del Real. Il fratello del proprietario del club parigino sui social ha scritto: “220 milioni. Ora potete chiamare. La linea è aperta”.
In Spagna il Real ha messo a segno il colpo Camavinga, il diciottenne è considerato un potenziale campione: costo 30 milioni più 15 di bonus. Il Barcellona tra le lacrime ha vissuto un dramma in stile shakespeariano, a causa dei suoi disastrati conti ha subito la dipartita del suo fuoriclasse. Ma ha presentato un'offerta di 75 milioni al Lipsia per il talentuoso Dani Olmo. Rifiutata. Il centrocampista giocava tra le giovanili dei catalani: si chiama coerenza. L'Atletico perso Saul (preso dal Chelsea) si è rafforzato con De Paul e con due attaccanti: il brasiliano Cunha e con il ritorno del figliol prodigo Griezmann.
Senza problemi le inglesi. Club ricchi che possono spendere senza patemi e senza limiti. La Premier è il campionato più visto al mondo. I soldi girano. Tutte si rafforzano. Il City ha tentato il colpo Kane ma non sono bastati 170 milioni per indurre in tentazione il Tottenham.
Italia terra di conquista. Ceduti prezzi pregiati: campionato impoverito ma in testa più equilibrato. Emblematica la vicenda Ronaldo: il suo ingaggio ha impattato pesantemente sul bilancio della Juve. E quando il portoghese ha deciso di andarsene i bianconeri nulla hanno potuto, ma pur di disfarsi del suo stipendio hanno accettato le sue condizioni. Lo hanno sostituito con Kean: venduto nell'estate del 2019 per 27 milioni e ripreso per una cifra che oltrepassa i 35 milioni, pagabile nei prossimi anni. Quando si hanno le idee chiare. Le uniche a fare investimenti sono state le società in mano a proprietari americani: Roma e Fiorentina. L'Inter si è mossa sul crinale della necessità: composizione della rosa affidata al piano B di Marotta. Il Milan è andato alla ricerca della continuità. Fiducia nelle indicazioni dell'allenatore e operazioni oculate condotte da Maldini.
Il mercato fa sognare i tifosi. Alimenta le aspettative.
Fa arricchire i giocatori e soprattutto i procuratori: i veri beneficiari di questo giro d'affari fuori controllo, mediatori che ormai sono una potenza.
Così è (se vi pare).