CALCIO
Novoselskiy si sfoga: ora cosa succederà?
Ieri a Fuorigioco il presidente del settore giovanile è andato giù pesante con il Team Ticino e non solo
Pubblicato il 03.09.2021 10:18
di Red.
Ieri sera a Fuorigioco Leonid Novoselskyi è tornato a parlare della sua avventura nella prima squadra del FC Lugano e del suo futuro nel club, passato da poco in mani americane.
Vediamo in riassunto cosa ha detto l’imprenditore russo, ex detentore del 40% delle azioni del club e responsabile del settore giovanile bianconero.
BRAGA
“Non so se era l’uomo giusto per il futuro del club, con lui ho parlato poco, ma sono comunque rimasto sorpreso per la velocità con cui è stato licenziato. I nuovi proprietari hanno però diritto di mettere in panchina chi vogliono, ma adesso sono curioso di capire chi sarà il nuovo tecnico: da lì capiremo che tipo di calcio vedremo. Braga era comunque meglio di Jacobacci per il tipo di calcio che faceva”.
DE SOUZA
“Sono ancora convinto che con Thyago si sarebbe potuto andare avanti se soltanto tra lui e Renzetti ci fosse stato un altro tipo di rapporto. Le sue intenzioni erano buone, era spalleggiato da una società solida dietro e le nostre idee di calcio combaciavano. A entrambi piace il calcio offensivo. Oggi sono comunque contento che ci sia una società forte e solida e spero che faccia bene. Ovviamente se De Souza avesse acquistato il club sarebbe stato meglio anche per me che avrei potuto avere un ruolo più importante nel club”.
SETTORE GIOVANILE
“Ho parlato parecchio con Georg Heitz prima di accettare le loro condizioni: resterò un anno a capo del settore giovanile e in questo lasso di tempo spero di poterli convincere della bontà del nostro lavoro. Sono certo del valore aggiunto del nostro progetto e fiducioso di poter continuare a collaborare. Non dovesse andare bene non lasceremmo comunque terreno bruciato a Lugano e io andrò comunque a fare calcio nel modo che piace a me”.
COMPRARE IL LUGANO
“Prima di accettare di vendere le mie quote ci ho riflettuto parecchio, anche perché avevo alle spalle degli investitori che avrebbero potuto aiutarmi. Il club non sarebbe comunque fallito. Comunque non rimpiango di non averlo fatto, perché ci vogliono tanti soldi e competenze, cose che al momento io non ho. Forse tra qualche anno, se i nostri giovani costituiranno l’ossatura della squadra, allora potrei immaginare di gestire il club”.
SOLDI INVESTITI
“Io ho dato due milioni a Renzetti per il 40% e ho prestito altri 200 mila franchi quando De Souza stava entrando in società. Nel settore giovanile ho invece messo una cifra vicino agli otto milioni di franchi. La nuova proprietà mi ridarà semplicemente ciò che ho messo nella prima squadra”.
ANGELO RENZETTI
“Non si è mai interessato del settore giovanile, non ha mai visto un allenamento o una partita dei nostri ragazzi. Non ha rispettato il nostro accordo per il Team Ticino: mi aveva promesso che avremmo potuto gestirlo e se nel caso finanziarlo, diventando così il Lugano il club faro a livello giovanile. Purtroppo nel contratto che abbiamo stipulato la cosa non era chiara”.
TEAM TICINO
“Non avrei avuto intenzione di operare una rivoluzione, ma avrei modificato qualche contratto e cambiato qualche uomo. Giussani lo avrei licenziato subito, sarebbe stato il primo: con lui non condivido né aspetti tecnici né umani. Immersi? Lui invece poteva rimanere, ma con un altro ruolo più amministrativo, poteva curare i rapporti con gli sponsor o le scuole e organizzare l'attività. Purtroppo non condivido ciò che faceva come direttore tecnico: il suo metodo è molto diverso dal nostro, che ritengo sia il migliore al mondo. È un metodo in cui si lavora più sul cervello che sui muscoli. Per noi il cervello è più importante delle gambe nel gioco del calcio”.
ASSOCIAZIONE SVIZZERA DI CALCIO
“Nessuno mi ha mai spiegato quali siano i problemi dell’ASF con noi, a parte avere troppi giocatori non residenti. Lo abbiamo fatto soltanto all’inizio del progetto. Forse i problemi sono con Vincent Cavin e i suoi amici che ci hanno attaccato in diverse occasioni. Nella nostra commissione tecnica abbiamo persone come Bruno Quadri che è stato un insegnante dei vari formatori che ora diffondono la filosofia della federazione”.
TEAM TICINO UNDER 18
"Ho visto la finale contro il Servette e soprattutto la semifinale contro lo Young Boys, ed è stata una delle partite più brutte che ho visto nella mia vita. Questo non è calcio, giocare così non porta da nessuna parte. Preferisco perdere ma insegnare ai ragazzi a giocare a calcio".