Ieri sera a Fuorigioco
Leonid Novoselskyi è tornato a parlare della sua avventura nella prima squadra
del FC Lugano e del suo futuro nel club, passato da poco in mani americane.
Vediamo in
riassunto cosa ha detto l’imprenditore russo, ex detentore del 40% delle azioni
del club e responsabile del settore giovanile bianconero.
BRAGA
“Non so se era l’uomo
giusto per il futuro del club, con lui ho parlato poco, ma sono comunque
rimasto sorpreso per la velocità con cui è stato licenziato. I nuovi proprietari
hanno però diritto di mettere in panchina chi vogliono, ma adesso sono curioso
di capire chi sarà il nuovo tecnico: da lì capiremo che tipo di calcio vedremo.
Braga era comunque meglio di Jacobacci per il tipo di calcio che faceva”.
DE SOUZA
“Sono ancora
convinto che con Thyago si sarebbe potuto andare avanti se soltanto tra lui e
Renzetti ci fosse stato un altro tipo di rapporto. Le sue intenzioni erano
buone, era spalleggiato da una società solida dietro e le nostre idee di calcio
combaciavano. A entrambi piace il calcio offensivo. Oggi sono comunque contento
che ci sia una società forte e solida e spero che faccia bene. Ovviamente se De
Souza avesse acquistato il club sarebbe stato meglio anche per me che avrei
potuto avere un ruolo più importante nel club”.
SETTORE GIOVANILE
“Ho parlato
parecchio con Georg Heitz prima di accettare le loro condizioni: resterò un
anno a capo del settore giovanile e in questo lasso di tempo spero di poterli
convincere della bontà del nostro lavoro. Sono certo del valore aggiunto del
nostro progetto e fiducioso di poter continuare a collaborare. Non dovesse
andare bene non lasceremmo comunque terreno bruciato a Lugano e io andrò
comunque a fare calcio nel modo che piace a me”.
COMPRARE IL
LUGANO
“Prima di accettare
di vendere le mie quote ci ho riflettuto parecchio, anche perché avevo alle
spalle degli investitori che avrebbero potuto aiutarmi. Il club non sarebbe
comunque fallito. Comunque non rimpiango di non averlo fatto, perché ci
vogliono tanti soldi e competenze, cose che al momento io non ho. Forse tra qualche
anno, se i nostri giovani costituiranno l’ossatura della squadra, allora potrei
immaginare di gestire il club”.
SOLDI INVESTITI
“Io ho dato due
milioni a Renzetti per il 40% e ho prestito altri 200 mila franchi quando De Souza
stava entrando in società. Nel settore giovanile ho invece messo una cifra
vicino agli otto milioni di franchi. La nuova proprietà mi ridarà semplicemente
ciò che ho messo nella prima squadra”.
ANGELO RENZETTI
“Non si è mai
interessato del settore giovanile, non ha mai visto un allenamento o una
partita dei nostri ragazzi. Non ha rispettato il nostro accordo per il Team
Ticino: mi aveva promesso che avremmo potuto gestirlo e se nel caso
finanziarlo, diventando così il Lugano il club faro a livello giovanile.
Purtroppo nel contratto che abbiamo stipulato la cosa non era chiara”.
TEAM TICINO
“Non avrei avuto
intenzione di operare una rivoluzione, ma avrei modificato qualche contratto e
cambiato qualche uomo. Giussani lo avrei licenziato subito, sarebbe stato il
primo: con lui non condivido né aspetti tecnici né umani. Immersi? Lui invece
poteva rimanere, ma con un altro ruolo più amministrativo, poteva curare i
rapporti con gli sponsor o le scuole e organizzare l'attività. Purtroppo non
condivido ciò che faceva come direttore tecnico: il suo metodo è molto diverso
dal nostro, che ritengo sia il migliore al mondo. È un metodo in cui si lavora
più sul cervello che sui muscoli. Per noi il cervello è più importante delle
gambe nel gioco del calcio”.
ASSOCIAZIONE
SVIZZERA DI CALCIO
“Nessuno mi ha
mai spiegato quali siano i problemi dell’ASF con noi, a parte avere troppi
giocatori non residenti. Lo abbiamo fatto soltanto all’inizio del progetto. Forse
i problemi sono con Vincent Cavin e i suoi amici che ci hanno attaccato in
diverse occasioni. Nella nostra commissione tecnica abbiamo persone come Bruno
Quadri che è stato un insegnante dei vari formatori che ora diffondono la
filosofia della federazione”.
TEAM TICINO UNDER 18
"Ho visto la finale contro il Servette e soprattutto la semifinale contro lo Young Boys, ed è stata una delle partite più brutte che ho visto nella mia vita. Questo non è calcio, giocare così non porta da nessuna parte. Preferisco perdere ma insegnare ai ragazzi a giocare a calcio".