Sergio Cortelezzi, Norman Peyretti, Adriano De Pierro, Jean-Michel Aeby, ma
anche Fabio Dixon, Martin Parodi e André Edgar. Bastano? E pensare che non si
tratta di una finestra di mercato di una compagine di Challenge League, ma bensì di quella del Bellinzona. Con questi nuovi innesti l’ACB rinforza in modo
assolutamente promettente una rosa già parecchio competitiva ad inizio
stagione. Riuscirà Aeby, come l’anno scorso con l’Yverdon, a centrare una nuova
promozione?
Prima di interessarci ai nuovi rinforzi, analizziamo cosa questo nuovo
Bellinzona è già stato capace di compiere. È chiaro, sei punti su dodici non
bastano se si vogliono centrare i primi posti. Occorre però precisare che
entrambe le sconfitte granata possono essere giustificate da alibi validi. La
prima, contro il Chiasso (2-1), è stata la tipica partita frustrante che era da
chiudere in fretta. L’ACB allora ancora guidato da Paiva era sembrato superiore
ai rossoblù per un lungo frangente, per poi farsi beffare a fine
gara. La seconda sconfitta invece, sul campo del Basilea, può essere giustificata
dall’assenza di Aeby in panchina, cosa che non accadrà più ora che il tecnico
ginevrino è arrivato in Ticino.
Gol ed esperienza
Si apre dunque una nuova era per il club del Comunale, e la rosa attuale,
sulla carta, è davvero eccezionale. Al reparto offensivo composto già dal
tridente Melazzi-Mozzone-Rossini vengono ad aggiungersi Sergio Cortelezzi
(miglior marcatore di Prima Lega Promotion 2020-2021, più di 150 presenze in
Challenge League) e pure Norman Peyretti (87 partite di Challenge League, 47 di
Super League, 5 gol in 5 partite di Promotion League la stagione scorsa).
Per il reparto arretrato invece, ci sarà ora l’esperto Adriano De Pierro
(ex-YB, Lugano, Losanna) a fare da spalla agli affidabili Martignoni, Basic e
Belometti.
Talento e fame
Ma il mercato granata non si ferma qua. Il Bellinzona ha desiderato dare ai
giovani un posto ancora più centrale nel progetto, assicurandosi le prestazioni
di giocatori estremamente promettenti. Il centrocampista 22enne André Edgar, nazionale angolese, ha già esordito sia in Super League che in Challenge
League ed è a Bellinzona per dimostrare che merita un posto nelle divisioni
superiori. Lo stesso discorso vale per Fabio Dixon. Anche se parecchio assente
la stagione scorsa con il Chiasso, il terzino classe ’99 ha fatto vedere di
poter fare la differenza sulla fascia. Anche lui come Edgar è in Ticino per farsi
valere.
E non dimentichiamoci dei giovani talenti “made in Team Ticino” arrivati ad
inizio stagione. Il 18enne Nicolò Di Benedetto, in gol contro il Chiasso e
leader della squadra Under 18 l’anno scorso. Tommaso Centinaro, capitano
dell’Under 21 l’anno scorso, che ha pure esordito in Super League con il
Lugano. Ivan Facchin, esterno dal profilo interessante passato dalla Primavera
del Genoa e che ha già esordito in Challenge League con il Chiasso. Tutti giovani
che sperano di trovare a Bellinzona il posto giusto per dimostrare il proprio
valore.
Le incognite
Non è scontato però che buona rosa e ottimo allenatore siano sinonimo di
successo. Quest’ultimo dipenderà da diversi fattori, a cominciare dal livello
delle avversarie. La Prima Lega Promotion di quest’anno sembra ben più
competitiva di quella della scorsa stagione, e le squadre a poter pretendere ai
primi posti sono parecchie. Tutto questo è già visibile con un Chiasso a
punteggio pieno, un sorprendente Breitenrain e un Cham che cercherà ancora di
mirare in alto. Inoltre, sia Etoile Carouge che Nyon e Bienne non sono partite
bene, ma hanno tutte le qualità necessarie per tornare in alto in fretta.
Insomma, la concorrenza c’è, eccome.
Occorrerà anche vedere quanto determinati saranno i giocatori. I giovani,
se si ritrovano a giocare meno del previsto, continueranno a lavorare e ad
entrare a partita in corso con la voglia di fare la differenza, o, frustrati,
avranno un atteggiamento poco interessato? Gli altri rinforzi invece, come ad
esempio De Pierro, Peyretti e Cortelezzi, che hanno appena ottenuto una
promozione con l’Yverdon, avranno voglia di ripartire dalla stessa categoria?
Qui si può pensare soprattutto al bomber uruguaiano, che sperava di trovare una
compagine almeno di Challenge League. Sia la concorrenza che la determinazione
dei giocatori saranno dunque importanti durante questa stagione.
In ogni caso, uno a cui la voglia non mancherà è sicuramente Aeby, promosso
con l’Yverdon e poi licenziato dopo tre sconfitte in Challenge League. Il
tecnico, che ha già dimostrato il suo valere a diverse riprese, ci terrà a
ribadirlo in terra bellinzonese, per dimostrare che la dirigenza vodese ha sbagliato.
Adesso però parlerà il campo, finalmente. Le prossime avversarie sono Sion II,
Carouge (ex-squadra di Aeby) e Zurigo II. Ci vogliono perlomeno sei punti.