CALCIO
Un pari e tanti applausi: anche per Murat Yakin
La Svizzera tiene in scacco gli azzurri: mercoledì contro l'Irlanda
Pubblicato il 05.09.2021 21:15
di Red.
Difficile fare di più. Forse impossibile.
Alla fine è un pareggio importante, per il modo in cui si è giocato a partire dalla mezz’ora e per una classifica che ci lascia sempre sperare.
La prima «vera» partita di Murat Yakin alla guida della nazionale finisce in crescendo, con un pareggio tutto sommato meritato anche se sofferto. Molto sofferto.
L’Italia ha avuto più occasioni, è vero, ma le due più importanti (contropiede di Berardi e rigore sbagliato da Juninho) gliele abbiamo regalate noi. Errori che non bisognerà più fare in futuro.
La domanda che ci si potrebbe porre è questa: con i presunti titolari, avremmo ottenuto un risultato migliore?
Difficile dirlo, ma probabilmente no.
Murat Yakin, ancorché in emergenza, ha tirato fuori dalla naftalina un giocatore come Frei, che non veniva convocato da tre anni e Zakaria, che quando è entrato, è sembrato un autentico leone.
Dopo un avvio timoroso sono cresciuti pure Aebischer e parzialmente Sow.
Un applauso anche per Seferovic, che ha lottato da solo là davanti, dopo più di due mesi di inattività. Difficile fare di più in mezzo a due colossi come Chiellini e Bonucci.
Sono piaciute la vivacità di Vargas e la potenza di Garcia, entrati nella ripresa.
Tutto ciò cosa vuol dire?
Semplicemente che la Svizzera non è soltanto quella che ormai Petkovic aveva scelto da anni e non aveva praticamente mai cambiato.
La nostra nazionale ha scoperto di avere invece un bacino più ampio, giocatori di prospettiva che hanno voglia di mettersi in mostra e che indossano con orgoglio la nostra maglia.
Gli «intoccabili» forse adesso non lo sono più.
Chiusura su Sommer, magnifico anche questa sera. La sua bravura è stata quella di rimanere in piedi nelle due occasioni più chiare degli azzurri.
Così come tutta la Svizzera: in piedi e fiera.
Ora arriva l’Irlanda: mercoledì sarà una partita difficile, che bisognerà cercare di vincere.
Vediamo cosa si inventerà ancora il nostro mister. Che è partito con il piede giusto.