Faceva freddo oggi
a Cornaredo, dove sul campo B Lugano e Chiasso si sono affrontati in
amichevole.
Per i bianconeri era
l’unica amichevole di preparazione prima del debutto di domenica 17 gennaio a
Sion.
È stato anche Jacobacci
contro Raineri: due allenatori che si conoscono bene e che prima dell’inizio
della partita si sono parlati e scambiati amichevoli pacche sulle spalle.
Alla fine si è
imposto il Lugano per 3-0, grazie a un rigore di Maric e ai gol di Ardaiz e
Centinaro.
Un risultato
troppo severo per il Chiasso, che soprattutto per un’ora ha messo in chiara
difficoltà i bianconeri. Ma il problema della mancanza del gol, che aveva
attanagliato i rossoblù nel 2020, sembra ripresentarsi anche quest’anno. A meno
che, come si augura Raineri, non arrivi un colpo offensivo nel finale di
mercato. Staremo a vedere.
Nel Lugano ha
giocato il norvegese Kamer Qaka, in prova in questi giorni. A vederlo c’erano anche
gli osservatori del Novara, che stanno facendo una riflessione per un eventuale
prestito sino a giugno. Il centrocampista ha disputato una partita
disciplinata, senza grossi acuti ma con buon acume tattico.
Vediamo i
migliori e i peggiori delle due squadre.
LUGANO
MIGLIORI
Lucio Soldini: il giovane portiere (19 anni) non è
altissimo ma grazie alla sua reattività e tranquillità porta a casa un “shut-out”
di pregevole fattura. Compie un paio di grandi parate e infonde serenità al
reparto. Una bella scoperta.
Tommaso Centinaro: a soli 18 mette in mostra numeri
interessanti. A Lugano si punta molto su questo ragazzo che abbina qualità a
quantità. Trova anche la via della rete di testa con buon tempismo. Ragazzo da
seguire.
Christopher
Lungoyi: imprendibile
quando si gira e punta la porta. Lo fermano in tutte le maniere, soprattutto
tirandogli spesso la maglietta. Dovesse diventare più concreto sottoporta…
PEGGIORI
Alexander Gerndt: sbaglia quasi tutto, che siano appoggi o
conclusioni (poche). A Sion tra una settimana vedremo sicuramente un giocatore diverso.
Almeno si spera…
Mattia Bottani: poco ispirato, cerca un paio di sgroppate
delle sue ma quasi sempre senza risultato. Avulso dal gioco, fatica ad entrare
in partita.
Roman Macek: tra colpi di tacco e passaggi di esterno
è quasi irritante. Servirebbe più concretezza e meno fronzoli, soprattutto in
partite di questo tipo.
CHIASSO
MIGLIORI
Kreshnik
Hajrizi: l’unico che
riesce a tenere un po’ Lungoyi. Ha velocità e senso della posizione.
Younes Marzouk: ha perso qualche chilo, è più mobile e
mantiene la sua buona visione di gioco. Dopo il difficile girone di andata,
dove ha faticato a recuperare dall’infortunio, il 2021 potrebbe essere il suo
anno.
Da Silva dove lo metti gioca e sempre con
profitto. Brasiliano atipico che offre tanta quantità e discreta qualità.
PEGGIORI
Carlo Manicone: difficile chiedere troppo a chi non
gioca da tempo ma ha un paio di occasioni e tarda troppo la conclusione. Il
Chiasso ha bisogno (anche) dei suoi gol.
Samuel Delli
Carri: d’accordo che non
esistono più le amichevoli, ma un paio di sue brutte entrate avrebbero meritato
maggior severità da parte dell’arbitro Thies.
Mathis Magnin:
Lungoyi lo fa ammattire e
lui non trova mai il tempo per fermarlo. Stargli incollato o staccarsi di
qualche metro? Raineri sicuramente gli spiegherà come fare meglio la prossima
volta.
I DUE
ALLENATORI
Jacobacci: ha ascoltato i “consigli” del presidente
Renzetti e schiera una difesa a quattro. Il suo Lugano però non convince pienamente.
Kesckes, che non ha ancora rinnovato il contratto, indispettendo così il
presidente, per ora è il difensore sacrificato. Sarà interessante vedere per
che tipo di modulo opterà il mister a Sion.
Raineri: dev’essere contento per come si esprime
il suo Chiasso che sembra aver chiare idee di gioco. Vuole sempre uscire con la
palla e divertono le mille soluzioni su calcio d’angolo. Certo che se però non
la metti dentro tutto viene vanificato.