HOCKEY
Mc Sorley non può fallire
Il coach del Lugano è la figura centrale del nuovo progetto: si vuole tornare a vincere
Pubblicato il 08.09.2021 08:40
di L.S.
Inizia questa sera una stagione che per il Lugano vuol dire tanto.
Con il ritorno del pubblico, l’aiuto di un mercato che ha ricevuto gli applausi anche dal presidente Vicky Mantegazza e l’ingaggio di un allenatore che tutti descrivono come un autentico “mago”, i bianconeri partono con tantissime aspettative. Inutile nasconderlo.
MC Sorley sarà la figura centrale del nuovo progetto, quello che stavolta dovrà assolutamente portare a quel titolo che si aspetta ormai dal lontano 2006.
I tifosi hanno voglia di tornare a vincere, la società forse anche di più. Si nota, in certi slogan che assomigliano molto a un “facciamoci coraggio”, un mix tra legittimo ottimismo e ansia da prestazione.  
Vinceremo quest’anno, o forse il prossimo, o forse il prossimo ancora. Ma vogliamo vincere. Ormai è stato detto.
Si è parlato di farlo in 3-5 anni. Non è forse troppo tempo in un mondo, quello dello sport, che non è mai riuscito a pianificare a lungo termine? E a Lugano (e non solo ovviamente) ne abbiamo avuti di esempi.
Si riparte da una base di squadra comunque solida che lo scorso anno con Serge Pelletier aveva chiuso la regular season al secondo posto: poi finì come tutti sanno contro il Rapperswil.
MC Sorley, che a Ginevra ha lasciato il segno, è uno che ha personalità ed esperienza da vendere. Anche lui non è più giovanissimo però e ha tanta voglia di vincere quel trofeo che non ha ancora alzato. È venuto a Lugano per portare a termine questa missione e il club gli sta mettendo a disposizione tutto il necessario per riuscirci.
Ora tocca a lui, alla sua capacità di gestire lo spogliatoio e di caricare un ambiente che non vede l’ora di poter accendere la miccia.
Mc Sorley non può sbagliare, non può tradire la fiducia dei dirigenti e di quei tifosi che lo hanno già accolto come il salvatore della patria, nonostante fino a ieri lo odiassero con tutto il cuore.
È lo sport, la bellezza di una passione che spesso non è ragionevole. Ma in fondo è bello proprio per questo.
Se poi si dovesse vincere…
(Foto Zocchetti)