Domenica a
Cornaredo contro il Basilea, in panchina assieme a Mattia Croci-Torti, ci sarà
Carlo “Cao” Ortelli, 63 anni, una vita per il Lugano, la spalla perfetta di
Roberto Morinini a fine anni 90. Andò in panchina, da allenatore, in un paio di occasioni: per sostituire Sonzogni e Schönwetter ad inizio anni duemila. La prima volta in tandem con Gatti, la seconda volta da solo.
Per lui, che
attualmente ricopre il ruolo di coordinatore tecnico U21 del Team Ticino e di
responsabile tecnico delle squadre Footeco del FC Lugano, sarà senza dubbio una
giornata speciale.
Cao è una persona
che ha sempre amato parlare di più con i fatti e anche in quest’occasione preferisce
non prendersi la scena.
Si lascia
soltanto scappare che “questa per me è una grande esperienza che sono felice di
vivere nello stadio in cui ho passato tanti della mia vita e con la squadra che
ho sempre amato”.
Nonostante l’età
e le esperienze, per Cao non sarà una giornata che dimenticherà tanto
facilmente e se ancora mancano tre giorni alla partita, l’adrenalina inizia a
salire. “In effetti sento già adesso un po’ di emozione, pensare di avere
ancora l’occasione di sedere in panchina per una partita del mio Lugano mi
rende molto orgoglioso”.
Il mister, come
lo chiamano i suoi ragazzi a Cornaredo, ci tiene a chiudere questo scambio di
battute con una dichiarazione: “Io sono felice che la società e Mattia mi
abbiano chiesto di dar loro una mano e lo faccio con il cuore in mano. Ho visto
Mattia lavorare in questi giorni e sta facendo un grande lavoro. Spero che la
partita vada bene anche per lui: se lo meriterebbe”.
Insomma, domenica
contro il Basilea ci sarà dunque un motivo in più, anzi due, per tifare Lugano:
per Carlo Ortelli e per il presidente Angelo Renzetti, che verrà omaggiato e
ringraziato per il suo decennio alla testa del FC Lugano.