HOCKEY
"McSorley ci ha già dato una grande carica"
Il difensore del Lugano primo marcatore dell'anno: a quasi 34 anni è un leader della squadra
Pubblicato il 10.09.2021 04:04
di Doriano Baserga
È stato suo il primo gol della stagione bianconera: un tiro deviato che è finito in gol.
Ma come dice McSorley, è fondamentale tirare in porta se si vuole segnare. È stato così con la rete messa a segno da Matteo Nodari contro il Rapperswil.
Una rete risultata decisiva per riuscire a intascare la prima vittoria: il punto della sicurezza è arrivato infatti soltanto nel finale per mano di Arcobello, quando il Rappi aveva tolto il portiere e dopo una partita decisamente sofferta. Forse più del previsto.
Compirà 34 anni a novembre Nodari, che in carriera non ha mai segnato moltissimo: ogni gol perciò ha un sapore dolcissimo.
«Segnare fa sempre piacere, questo è chiaro, ma è importante aver vinto contro una squadra che ci ha sempre dato del filo da torcere e l’anno scorso ci ha eliminato dai playoff. Era la prima partita della stagione e sapevamo che non sarebbe stata facile».
Il Lugano arrivava a questa partita con le sfide di Champions nelle gambe.
«È una competizione molto importante per arrivare in forma al campionato. Noi vogliamo andare più avanti possibile e perché no, cercare di vincerla. Perciò dovremo fare punti sia a Berlino che in casa».
Il campionato però è qualcosa di diverso.
«Lo sappiamo tutti cosa significhi giocare in campionato, c’è un’altra tensione e forse l’altra sera eravamo tutti un po’ nervosi. È normale prima di un debutto così atteso. Ora abbiamo rotto il ghiaccio e contro il Langnau cerchiamo di partire subito con il piede sull’acceleratore».
Per Nodari questa è una stagione importante: è uno dei tredici ragazzi cresciuti nel settore giovanile, anche se buona parte della carriera l’ha svolta oltre Gottardo.
«Quando ero giovane ho lasciato Lugano perché avevo bisogno di più ghiaccio e per trovare la mia strada. Il Rapperswil è stato un buon trampolino di lancio, poi è arrivato il Losanna che era un club che puntava in alto. Sono stati anni molto belli. Mi sono trovato come a casa».
Il suo sogno però è legato al Lugano.
«Certo, ho sempre voluto vincere con questa maglia addosso, la mia maglia. Adesso sono qui per provarci e con i miei compagni farò di tutto per riuscirci».
Quest’anno  Matteo, visto l’età, dovrà anche vestire i panni di leader di questa squadra.
«In effetti è un po’ strano sentirsi un veterano ma non mi spiace dare qualche consiglio ai compagni. Mi è sempre piaciuto parlare con i più giovani, da Riva a Stoffel, Fadani e tutti gli altri. Riva? Non ricordo un difensore ticinese con queste qualità. Lui può fare veramente una grandissima carriera».
Di leader però il Lugano ne ha già uno e si chiama McSorley.
«È arrivato e ha subito dato uno scossone. Il fatto che abbia detto di voler vincere tutto è senza dubbio stimolante e mi sembra che siamo veramente sulla buona strada. Ora tocca a noi lavorare».
Stasera arriva il Langnau.
«In questo campionato gli avversari sono tutti tosti. Sta a noi dover giocare meglio ed essere pronti sin dall’inizio. Contro il Rappi eravamo un po’ nervosi, con il Langnau vogliamo fare un po’ meglio».
 (Nella foto Putzu, Matteo Nodari con il numero 88 festeggiato dai compagni dopo il gol)