CALCIO
"Senza quei quattro siamo in... difficoltà"
Marco Grassi analizza la partita di ieri sera della nostra nazionale
Pubblicato il 09.09.2021 09:48
di L.S.
Un pareggio che ha lasciato l’amaro in bocca: per la classifica e per il modo in cui abbiamo giocato.
Dopo il pareggio contro l’Italia ci si aspettava una Svizzera diversa e invece a Belfast la squadra di Murat Yakin ha dimostrato poche idee.
Marco Grassi, cos’è successo ieri sera?
«Purtroppo anch’io pensavo che la Svizzera fosse più forte, soprattutto dopo la bella partita contro l’Italia. Ieri sera invece è venuta fuori tutta la nostra pochezza a livello offensivo».
Come mai?
«Semplicemente perché senza Xhaka, Shaqiri, Embolo e Gavranovic abbiamo qualcosa in meno a livello di tecnica e fantasia. Oltretutto Seferovic è lontano da una forma accettabile. Spiace dirlo ma senza questi giocatori non siamo la stessa nazionale».
In effetti sia contro l’Italia che contro l’Irlanda del Nord abbiamo tirato poco in porta.
«Non so se dipenda soltanto dai giocatori o anche da un sistema di gioco che Murat ha potuto lavorare poco in questi giorni. Bisogna dire che è anche stato sfortunato con tutte queste assenze contemporaneamente».
Abbiamo però avuto l’occasione di segnare su rigore.
«È vero, una di quelle opportunità che non dovresti sprecare. Rodriguez ha detto che Seferovic gli ha chiesto di poter battere il rigore: credo gliel’abbia lasciato volentieri dopo gli ultimi errori dal dischetto e dopo la brutta partita contro l’Italia».
L’esecuzione è stata decisamente brutta.
«Addirittura peggio di quella di Jorginho dell’altro giorno. Almeno l’azzurro aveva guardato in faccia il portiere fino all’ultimo. Qui Seferovic è andato dritto sul pallone, senza guardare la porta e il suo tiro centrale e a mezza altezza è stato troppo facile per il portiere».
Adesso diventa dura.
«Assolutamente. A Roma sarà molto difficile, avremo contro un’Italia molto diversa da quella di domenica. E poi eventualmente ci saranno gli spareggi da disputare. Credo che qualificarsi al Mondiale sarà tutt’altro che scontato».
(Nella foto Maffi, Haris Seferovic)