Calcio
"In Serie B italiana non giocavo, grazie al Basilea"
Sebastiano Esposito si racconta al Corriere del Ticino
Pubblicato il 10.09.2021 10:15
di Red.
Snobbato dal Venezia in Serie B, Sebastiano Esposito è rinato a Basilea, avversario del Lugano domenica. Nicola Martinetti del Corriere del Ticino lo ha intervistato.
Sull'infortunio:
«Ancora non conosco l’entità dell’infortunio rimediato nell’ultima sfida di Conference League, che mi ha impedito di raggiungere la nazionale italiana U21 durante la pausa. Dover rinunciare all’azzurro, che reputo un grande onore, mi ha fatto male. Nel big match contro lo Young Boys ho stretto i denti, ma ora voglio prendere la decisione più saggia per il mio futuro».
Sul Basilea:
«Ho subito avvertito grande fiducia, nonostante prima di questa estate non avessi mai avuto contatti con la realtà renana. Qui non importa chi sei, da dove vieni o che età hai. Conta solo ciò che dimostri sul campo. In Serie B italiana non giocavo. Per colpa mia, certo, ma anche di chi non mi ha aiutato ad esprimermi al meglio. A provarlo è il fatto che a Basilea, malgrado la lontananza dai miei cari, mi sento molto più integrato. Ho tessuto nuovi legami e, lo dico con sincerità, è un po’ come se fossi a casa mia».
Sull'esultanza in cui mima un telefono:
«Quando ero all’Inter tutti mi cercavano, chiamandomi o scrivendomi bei messaggi. Poi, quando sono passato al Basilea, il cellulare ha smesso di squillare. E sono aumentate le critiche. Per questo mimo un telefono quando segno. Noi calciatori siamo privilegiati in tanti aspetti della nostra vita, ma siamo svantaggiati nei rapporti umani. Non sappiamo mai se chi ci circonda lo fa per affetto o per altri motivi. Ma ho un carattere forte nonostante la giovane età e non mi lascio abbattere ».