Campionato italiano
Primi scontri diretti, primi verdetti
Una giornata che promette scintille, nonostante molte squadre siano rimaneggiate
Pubblicato il 10.09.2021 10:51
di Angelo Lungo
La Nazionale di Mancini chiama. Il Campionato deve rispondere. Il tecnico azzurro è stato perentorio. I giovani talentuosi in Italia ci sono: ma vanno fatti giocare. Troppo spesso sono messi in disparte a scapito di stranieri. Hanno bisogno di essere schierati, devono maturare. E le squadre devono avere il coraggio di lanciarli. Il caso emblematico è Raspadori. Il Sassuolo, viste le sue doti, senza soverchi dubbi lo ha messo al centro del progetto. E un centravanti esperto e che dava garanzie come Caputo, ultratrentenne, lo ha ceduto.
Qualificazioni mondiali che avranno un sicuro impatto sulla ripresa. Partite giocate in poco tempo. Giocatori stranieri costretti a viaggi estenuanti. I sudamericani arriveranno, addirittura, oggi. Un calendario stravagante, non si riesce a trovare una soluzione a un problema annoso. I club manifestano tutta la loro insoddisfazione. Pagano profumatamente calciatori che non possono schierare o che ritornano infortunati. Parlare di regolarità è puro eufemismo. D'altra parte Leghe nazionali, Uefa e Fifa viaggiano separatamente. Ognuno a coltivare il proprio orticello, vogliono partite e vogliono vendere il prodotto televisivo: giocare, giocare, giocare.
Sulla carta il turno dovrebbe essere favorevole all'Inter i nerazzurri sono di scena a Marassi, versante Sampdoria. Conte sembra già dimenticato. I dubbi sulle cessioni già svaniti. E anche la critica ha mutato il suo giudizio: i milanesi sono i nuovi favoriti. Ma l'illusione è foriera di pesanti cadute.
Si giocherà Napoli-Juve. Scontro epocale. I campani attendono al varco i piemontesi. È una delle partite che il tifoso azzurro vuole vincere: per il riscatto per ribaltare la storia. Un tempo era Maradona contro Platini. Ora bisogna accontentarsi. Ma fa lo stesso. Sono i bianconeri a rischiare di più, anche se le possibilità di recuperare ci sono tutte; ma una, eventuale, sconfitta, renderebbe l'ambiente ancora più nervoso. E se si allargano le crepe, il muro si può sgretolare.
Milan-Lazio è la partita degli ambiziosi. Quelli che vogliono stupire: attraverso il gioco. Quelli che sprizzano forza ed energia. Quelli che intendono ribaltare il pronostico. Quelli che pensano che il Campionato sia equilibrato. Ci credono, perché il titolo può essere alla portata.
Infine, c'è Roma-Sassuolo. È Mourinho che fa 1000 panchine. Un traguardo da allenatore Speciale, qual è. Il tecnico condottiero, il leader carismatico. Il motivatore che incita a seguirlo. Se ci riuscirà nella Capitale avrà compiuto un'autentica impresa.