In attesa
di conoscere il nome del nuovo allenatore (saltato Alex Frei, ora la pista più
calda è quella che porta a Raphaël Wicky), Mattia Croci-Torti si prepara per la
sua seconda panchina in cinque giorni.
Con lui,
come contro il Basilea, ci sarà Cao Ortelli. Un duo che contro i renani ha
funzionato a meraviglia.
Ma la sfida
di Coppa contro lo Xamax, come dice il mister ad interim, «potrebbe essere una
trappola. Siamo più forti di loro soltanto se giocheremo al cento per cento
delle nostre possibilità».
Mancheranno Baumann e Bottani, ci sarà invece Amoura in panchina. Per Mahmoud, che ha preso una botta in allenamento, nessuna convocazione. Lugano ancora piuttosto "corto" in panchina.
Per
Croci-Torti sono giorni importanti: mentre sta studiando a Macolin per ottenere
il patentino Uefa Pro, a Lugano sta facendo un’esperienza sul campo che nessuna
teoria gli potrà mai dire.
«Spero di aver
dimostrato di essere degno di poter lavorare ancora con il Lugano: sono pronto
a tornare al mioi posto appena arriverà il nuovo allenatore. Intanto faccio il
possibile per essere degno della fiducia che mi ha concesso la nuova dirigenza».
Sfoggia
fair-play quando parla del suo omologo che occupa la panchina dello Xamax:
«Andrea
Binotto è un ottimo allenatore, uno che fa giocare bene le sue squadre. Sono
sicuro che domani non metterà il
classico bus davanti alla porta. Anzi, credo che all’inizio proveranno ad
aggredirci».
La Coppa
Svizzera è qualcosa a cui Croci-Torti tiene moltissimo.
«Ogni
svizzero che ama il calcio subisce il fascino della Coppa. Ricordo ancora le
finale di Lugano e Bellinzona. Dobbiamo cercare di andare il più lontano
possibile. Cercherò di far capire l’importanza di questa partita ai ragazzi, soprattutto
a chi non è svizzero».
E allora in
bocca al lupo! Perché si possa passare il turno e perché lui, uno che ci tiene tanto al
suo Lugano, possa continuare a dare una mano ai bianconeri anche in futuro.
(foto Putzu)