Il Lugano l’ha scampata bella. In una partita equilibrata nella quale i
bianconeri non ha fatto stravedere, la qualificazione è arrivata al 90esimo
grazie ad una zampata di Lungoyi. Un successo desiderato e trovato, come spiega
Mijat Maric: « È stata una prova di carattere e ci abbiamo creduto fino
alla fine. Sappiamo quanto sia difficile la Coppa, soprattutto fuori casa. Ci
aspettavamo una partita del genere. Non abbiamo giocato come avremmo voluto
per novanta minuti ma abbiamo lottato da squadra fino in fondo, rimanendo
sempre compatti”.
Simile anche l’analisi di Mattia Croci Torti, che dopo aver fermato il
Basilea sul pari trova la sua prima vittoria da allenatore principale del
Lugano: “Non ho mai vissuto una partita di Coppa facile e sapevamo venendo qui
che avremmo sofferto. Ero convinto che non sarebbe stata una passeggiata ma ero
anche convinto di questo risultato. È stata la vittoria della pazienza e della
testa e devo ringraziare i giocatori”.
Amareggiato come giusto che sia dopo la bella prestazione dei suoi,
l’allenatore italiano dello Xamax Binotto privilegiava comunque il lato
positivo di quanto mostrato dai suoi venerdì sera e durante tutta la stagione
fino ad ora: “Ho avuto risposte positive stasera e questa partita ci darà
fiducia. Ci ha fatto capire che possiamo puntare alla metà superiore della
classifica, anche se dovremo stare attenti perché ci sono tante buone squadre”.
Già, perché il suo Neuchâtel quest’anno gira molto meglio della stagione
scorsa: “Riusciamo ad essere più pericolosi. Abbiamo nuovi giocatori e
abbiamo potuto lavorare su nuovi schemi e concetti. Da allenatore è più
semplice quando si inizia a lavorare con la squadra sin dall’estate, non
arrivando a stagione in corso come mi era successo” sottolinea giustamente
Andrea Binotto.
Per quanto concerne il tema caldo del momento, ossia il successore di Braga
sulla panchina bianconera, non sembrano esserci novità e sia Maric che Croci
Torti sono pronti a qualsiasi eventualità: “È chiaro che leggendo i giornali
si capisce che ci sono parecchie incertezze su quello che succederà, conferma
Maric. Intanto sono molto contento per quanto sia riuscito a fare lo staff,
anche sotto pressione. Per noi giocatori andrà bene quello che decide la
società. Noi stiamo bene con il Crus e non ci sarebbero problemi se dovesse
rimanere ancora un po’ sulla panchina”.
L’attuale tecnico del Lugano invece si gode la vittoria e si dimostra
sereno rispetto a quello che potrebbe succedere nei prossimi giorni: “Ci
siamo presi le nostre responsabilità, abbiamo dato una mano al Lugano e siamo
contenti. Passerò un bel week-end con questo risultato. Sono molto contento di
avere avuto questa opportunità e rimango a disposizione. La possibilità che io
rimanga alla guida della squadra c’è ma non abbiamo mai parlato di questa
eventualità con la società. Io continuerò a lavorare come se dovessi dirigere i
prossimi allenamenti e rimarrò a disposizione quando arriverà il nuovo
allenatore”.
Infine, Maric e Croci Torti hanno commentato le prestazioni dei giovani
Lungoyi e Amoura, uno decisivo e l’altro già intrigante alla sua prima apparizione.
“Lungoyi in queste partite è fondamentale per noi, spiega il difensore
luganese. Salta l’uomo e sa sfruttare gli spazi e farsi trovare pronto. Sono
contento per lui perché ha attraversato momenti difficili e torna ad essere
quello che dovrebbe”.
Il Crus chiude dicendo la sua su l’algerino Amoura, che si è visto per una
decina di minuti e che è subito sembrato in palla: “Si allena solo da lunedì
ma avevo già avuto il tempo di vedere certe cose che mi hanno fatto capire che
meritava qualche minuto in Coppa”.
I Bianconeri conosceranno il loro prossimo
avversario domenica sera. Per il nuovo allenatore, si vedrà. Le probabilità che
arrivi prima della partita di giovedì sul campo del GC rimangono alte.