L’allenatore non c’è ancora e non arriverà prima della prossima settimana.
A quel punto saranno passate tre settimane dall’esonero di Abel Braga.
Joe Mansueto ha chiuso anche la porta Wicky, che i dirigenti bianconeri
avevano preso in considerazione qualche giorno fa. Troppo difficile in questo
momento trovare un suo sostituto a Chicago, anche se la situazione calcistica e
ambientale in questo momento è tutt’altro che favorevole al tecnico
rossocrociato.
I nomi e i ragionamenti che sono stati fatti in queste settimane, così come
i contatti avuti con allenatori e dirigenti, sono stati tantissimi.
Un paio di giorni fa Pelzer e Da Silva sono stati anche in Italia in un’altra
“missione segreta”, per contattare un allenatore che avrebbe un passato
importante, soprattutto da calciatore.
Intanto ieri sera a Neuchâtel il coordinatore dell’area sportiva Da Silva
ha ribadito che “a inizio settimana la scelta verrà comunicata”.
Insomma, il cerchio si stringe e tra poco dovremo finalmente conoscere il
nome del nuovo allenatore.
A memoria d’uomo non ci si ricorda di un “parto” così complicato per mettere
un allenatore su una panchina di una squadra di calcio.
L’impressione è che la paura di sbagliare sia tanta, così come molti sono i
requisiti che vengono richiesti al nuovo coach.
Purtroppo il calcio insegna che la lunghezza del “casting” non è per forza
sinonimo di successo o di una buona scelta. A volte sono le sensazioni e l’istinto
a fare la differenza nella scelta di una persona. Lo sport, così come la gestione di un gruppo,
esula ancora dalle logiche razionali che possono valere in altri ambiti. E in
fondo è questo il bello.
La cosa che invece continua a stupire è la esasperante lungaggine, quella
sorta di “Impreparazione” dopo il licenziamento di Abel Braga.
La fiducia in Croci-Torti, che si è scoperto avere delle qualità durante
questo periodo (!), ha permesso alla nuova dirigenza di prendere più tempo
nella ricerca del tecnico. Verrebbe da dire… meno male.
A questo punto ci si attende il “grande” nome, quello che permetterà al
Lugano il salto di qualità. Questo gruppo ha le possibilità economiche per poterlo
portare a Lugano. Ed è quello che la tifoseria si aspetta. L’uomo in grado di
fare la differenza, di ribaltare le prospettive sportive dei bianconeri.
“Non possiamo sbagliare” è stato detto. A questo punto, dopo l’esonero di
Braga, l’interimato di Mattia e la lunga ricerca, la curiosità è tanta. Ed
hanno proprio ragione loro questa volta: non si può sbagliare.
A questo punto la lunga attesa non può deludere.
Ancora poche ore e sapremo.