Un fine settimana agrodolce per il Lugano di McSorley.
Dalla rabbia per la sconfitta immeritata contro il Bienne in casa, alla
splendida vittoria in quel di Ginevra nella ex casa del tecnico bianconero.
Un McSorley molto deluso dopo la sconfitta contro Brunner e
soci, dove alla fine la squadra non aveva raccolto ciò che aveva seminato
(occasioni da rete).
A Ginevra – sempre con tre soli stranieri – per l’assenza
pesantissima di Daniel Carr, la splenda prestazione ha riportato al successo un
team che finora non ha raccolto i punti che si ci aspettava.
Il tanto discusso Josephs ha dato in là con un suo gol alla
vittoria biancoera consolidata da un Giovanni Morini sempre più determinante
per questo Lugano. L’italiano no. 23 sta dimostrando di essere un giocatore di
assoluto valore. Un trascinatore fuori e dentro lo spogliatoio, che sa difendere
bene ma anche prendere tanti colpi davanti alla porta avversaria. E spesso sa
trovare anche la via della rete, quasi sempre pesantissime.
Un altro giocatore che si sta inserendo molto bene è
Thürkauf. L’ex Zugo ha segnato una doppietta e si è reso protagonista di
continue giocate da vero campione.
A Ginevra ho visto il Lugano che vuole McSorley, aggressivo
e mai fermo, capace di tirare spesso in porta. La squadra mi ha impressionato, con un giovane portiere di 19 anni, seppur promettente e nazionale
giovanile come Fatton. Il ragazzo ha stoffa e lo ha dimostrato, ma per i dirigenti
del Lugano questa non è una sorpresa. Con Fadani il parco portieri è di sicura affidabilità.
A questo Lugano è comunque mancato Carr: il fortissimo
canadese al momento è fermo per una commozione celebrale e si aspettano notizie
sul suo recupero, che comunque non sembra imminente. Per cui in settimana si
valuterà da parte di Hnat Domenichelli se tornare sul mercato a cercare uno
straniero sostitutivo per il periodo d’assenza del no.7 o se addirittura
metterne sotto contratto un quinto per tutta la stagione. Il budget è terminato
ma la necessità di dare le migliori soluzioni a McSorley faranno riflettere la
dirigenza bianconera.
Anche perché Boedker non sta affatto giocando come ci si
potrebbe aspettare da un giocatore del genere. Vero che il danese entra sempre
in condizione a stagione inoltrata, ma altrettanto vero che il Lugano ha
bisogno dei suoi gol e del suo talento.
Nota di merito anche per Fazzini: il ragazzo di Arzo mi
sta deliziando partita dopo partita. I suoi gol sono perle di rara bellezza. Il
suo tiro a polsino micidiale per i portieri avversari. Con Arcobello ha trovato
una chimica straordinaria. I due si cercano in continuazione senza
il bisogno di guardarsi.
Insomma questo Lugano di Cris McSorley mi piace e le due
battute d’arresto in casa, tirando in porta più degli avversari, non mi preoccupano.
Ora martedì arriva lo Zugo alla Corner Arena. Un’occasione
per dimostrare che non mi sbaglio sulla forza di questa squadra.